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San Nicola e Babbo Natale: storia originale

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Alla scoperta delle origini del mito di Babbo Natale, fra santi, folklore nordico e ipotetiche tentazioni consumistiche. Perché il personaggio che in Italia comunemente chiamiamo Babbo Natale nei paesi anglofoni si chiama Santa Claus? Il nome inglese è l'anglicizzazione dell'olandese Sinterklaas,...

Alla scoperta delle origini del mito di Babbo Natale, fra santi, folklore nordico e ipotetiche tentazioni consumistiche.

Perché il personaggio che in Italia comunemente chiamiamo Babbo Natale nei paesi anglofoni si chiama Santa Claus? Il nome inglese è l’anglicizzazione dell’olandese Sinterklaas, ovvero San Nicola. Sarebbe quest’ultimo la “matrice” originale di Babbo Natale. Vescovo della città di Myra, nell’Anatolia, nel IV Secolo dopo Cristo, pare che ebbe un ruolo fondamentale nello sventare un caso di efferata violenza ai danni di alcuni bambini della comunità: sembra infatti che un oste locale ne avesse rapiti cinque, e che lui si adoperò in prima persona per restituirli alle rispettive famiglie. La leggenda condisce il tutto, aggiungendo che San Nicola avrebbe addirittura fatto resuscitare i bambini già uccisi dal loro rapitore. In virtù delle sue opere a beneficio dei giovani, subito dopo la sua canonizzazione San Nicola fu considerato il santo protettore dei bambini. Tanto che ancora oggi, in molti paesi, soprattutto dell’est Europa, Babbo Natale si presenta ai fedeli bardato da vescovo.
È probabile che, prima di arrivare alla forma attuale, la figura di San Nicola sia stata ibridata con altri figure mitologiche e appartenenti ai culti pagani provenienti dal Nord Europa. In particolare, ci si concentra sulla figura di Odino, divinità di scaturigine germanica. L’immagine attuale comincia a diffondersi a partire dal Diciassettesimo secolo, in alcune illustrazioni d’epoca: si tratta però di un’immagine ancora troppo dionisiaca rispetto a quella dei nostri tempi. Nel 1823, lo scrittore americano Clement Clarke Moore descrisse in una poesia Babbo Natale come un anziano elfo dal fisico “abbondante” e completamente vestito di rosso. Nel 1862, invece, l’illustratore Thomas Nast disegnò per il popolare periodico di intrattenimento Harper’s Weekly un Babbo Natale con barba bianca, giacca e pantalone rossi bordati di bianco, e stivali. È durante questo periodo che si definisce, un tassello per volta, l’immagine attuale di Babbo Natale. La leggenda metropolitana che vedrebbe la Coca Cola responsabile, negli anni trenta, della sua metamorfosi, è invece da considerarsi, per l’appunto, nient’altro che una leggenda.