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Sanremo 2023, le pagelle dei cantanti e dei conduttori: promossi e bocciati

Pagelle cantanti conduttori

Sanremo non potrebbe brillare senza il cuore del festival ossia i cantanti e i suoi conduttori: scopriamo chi abbiamo promosso e chi bocciato.

Il Festival di Sanremo del 2023 ha chiuso i battenti ed è il momento di tirare le somme su chi ha brillato e chi no sul palco del teatro Ariston. Non indugiamo oltre e scopriamo chi ha passato l’esame a pieni voti e chi invece è stato solo “rimandato”: e voi? Cosa ne pensate dei protagonisti del festival di quest’anno? 

Le pagelle dei cantanti e dei conduttori del festival di Sanremo del 2023

Lazza (“Cenere”) – la rivelazione – 10 

Difficilmente un artista giovane (com’è il caso di Lazza), riesce a fare faville, ma Lazza con la sua “Cenere” ha stupito tutti collezionando un bellissimo secondo posto. Che dire: può solo che fare meglio e la sua carriera e ora tutta in salita. 

Giorgia (“parole dette male”) – la certezza – 8

Sufficienza più che assicurata per Giorgia che, nonostante non si sia presentata con la canzone più memorabile del suo repertorio, ha dimostrato di avere ancora molto da dire. La sua voce monumentale è bastata a creare uno show indimenticabile. Peccato per la cover con Elisa. Meritava come minimo il podio. 

Marco Mengoni (“Due vite”) – vittoria a colpo sicuro – 9

Non c’è da dire molto su Marco Mengoni. La sua voce sembra venire dallo spazio e la vittoria al festival di Sanremo è stata più che guadagnata. Da lui all’Eurovision ci si aspetta grandi cose e sappiamo che non deluderà le aspettative. 

Coma Cose (“L’addio”) – complicità ed estro – 7.5

Nulla di più, nulla di meno. I Coma Cose hanno portato in finale una interpretazione molto pulita e collaudata del loro brano “L’addio”. Anche loro come Tananai, dalla loro ultima partecipazione a Sanremo hanno fatto passi da gigante e meritano ogni singolo successo. 

Modà (“Lasciami”) – forza e potenza – 8.5

L’ultimo brano dei Modà “Lasciami” ha tutte le carte in tavola per diventare un grande successo radiofonico. Kekko ci ha mostrato che volere è potere e che da una situazione di estrema difficoltà, come può essere la depressione, è possibile far sbocciare un bel fiore. 

Mr Rain – una canzone da “supereroi” – 9.5

Altra scommessa vinta è quella del giovanissimo Mr Rain che con la sua supereroi ha incantato tutto il pubblico dell’Ariston. Top 5 meritatissima per questa promessa. 

Gianluca Grignani (“Quando ti manca il fiato”) – il riscatto – 7.5

Per Gianluca Grignani c’è ancora molto da fare per ritrovare i fasti di un tempo, ma la strada è senz’altro quella giusta. Alla finale del festival di Sanremo ha chiuso con il botto. 

I Cugini di campagna (“Lettera 22”) – la sorpresa – 8 

Siamo onesti: in molti li abbiamo visti come il “gruppo meme” di Sanremo e invece la canzone che porta la firma della rappresentante di Lista “Lettera 22” ha fatto centro. Questo dimostra che scrollarsi dall’eredità pesantissima di “Anima mia” è possibile. Meritavano forse un piazzamento più alto. 

Elodie (“Due”) – successo radiofonico assicurato – 7 

Elodie ha superato la prova della finale di Sanremo in modo davvero egregio. Un look graffiante, unito ad una voce che potrebbe dare molto di più sono indici di un successo che può solo che crescere. Bene così. 

Operazione revival Articolo 31 + Paola e Chiara – la 90/2000 spopola: voto 7

Abbiamo deciso di mettere infine in un voto unico Articolo 31 e Paola e Chiara. In gara rispettivamente con “Un bel viaggio” e “Furore”, questi duo dall’alto della loro ultradecennale carriera, hanno dimostrato che il passare del tempo in questi casi è una pura questione anagrafica. Sicuramente ci faranno ballare parecchio anche nel post Sanremo. Un bel 7 pieno. 

La delusione cocente. Anna Oxa: 5 (solo per la voce)

Ci duole dirlo perché il repertorio di Anna Oxa merita di essere conservato a vita tra i brani più belli della musica italiana. Questa volta però il brano “Sali” non è riuscito a fare centro e i look dimenticabilissimi non hanno per nulla aiutato, anzi. La sua voce però meravigliosa e inarrivabile riesce ad alzare la nostra valutazione, ma non è comunque sufficiente. Un grande peccato. 

I conduttori 

Amadeus – successo assicurato e lungimiranza – 9

Di questi tempi Amadeus è diventato uno dei “re Mida” della nostra televisione: tutto quello che tocca diventa oro. Da quando è subentrato alla conduzione di Sanremo, il festival è tornato ai fasti di un tempo ed è riuscito nel difficile compito di essere seguito anche dai più giovani. Se resta alla conduzione le cose possono solo che migliorare. 

Morandi – non chiamatelo spalla, ma “patrimonio nazionale” – 10+

La presenza di Gianni Morandi al festival di Sanremo è stata fondamentale per il successo del festival di quest’anno, fortissimo sui social e amato dai più giovani, Gianni Morandi unisce moltissime generazioni tanto che la sua figura la possiamo definire tanto centrale quanto quella di Amadeus stesso. Nulla da dire: il vero vincitore, senza ombra di dubbio è lui. 

Chiara Ferragni – la televisione purtroppo non è il suo linguaggio – 7

Chiariamoci, l’aver detto che la televisione non è il suo linguaggio va visto come una critica costruttiva perché Chiara Ferragni, alla primissima esperienza in televisione, si è destreggiata più che egregiamente, dimostrando tuttavia che il suo habitat naturale rimane il web (come del resto è giusto che sia). Va detto che a questo punto può solo che migliorare. La sua prima esperienza in televisione è più che sufficiente.