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Santarelli, il tumore del figlio e la ricerca scientifica

elena santarelli

La conduttrice televisiva ha spiegato quanto sia fondamentale la ricerca scientifica per combattere il tumore cerebrale.

Mesi fa Elena Santarelli aveva confessato che il figlio Giacomo, di otto anni, era malato. Il bambino era stato ricoverato al reparto oncologico del Bambin Besù di Roma. La showgirl, molto attiva nell’ambito della beneficenza, non ha mai descritto sinora nei dettagli il male che ha colpito il figlio. In un lungo post apparso su Instagram, nel quale Santarelli ringrazia il calciatore Christian Vieri per il suo sostegno alla Heal Onlus, la donna ha spiegato quale sia il tipo di tumore diagnosticato al suo bambino e quanto sia importante aiutare la ricerca scientifica nella lotta contro il cancro.

Il tumore che ha colpito Giacomo

“A nostro figlio è stato diagnosticato un tumore cerebrale il 30 novembre e da quel giorno combattiamo fiduciosi per lui e con lui insieme a tanti altri bambini”, scrive Elena Santarelli su instagram. Lei e il marito Bernardo Corradi hanno ricevuto la triste notizia- “un pugno nello stomaco”, aveva commentato la 36enne- mesi fa. La showgirl è molto attiva nel campo della beneficenza, collaborando attivamente con i reparti ospedalieri dove sono ricoverati bambini affetti dallo stesso male di suo figlio maggiore. Pochi giorni fa, ad esempio, Elena Santarelli ha postato un commovente messaggio che annunciava la conclusione delle terapie per Regis, in ospedale insieme a Giacomo: “A 18 mesi Regis ha finito la chemio, arriverà anche per me questo giorno. (…) Tutto il meglio per te Regis”. Sempre usando i social network, Elena Santarelli ha parlato del tumore che ha colpito suo figlio Giacomo. Ringraziando Bobo Vieri per il sostegno rivolto all’associazione Heal Onlus, la showgirl ha ricordato l’importanza della ricerca come mezzo indispensabile e insostituibile per combattere il cancro. “Grazie a Christian Vieri che sposa un lodevole progetto di charity con la Heal Onlus (…). Questa associazione, in collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, sostiene un progetto di ricerca per il profilo di metilazione dei tumori cerebrali, i tumori solidi più frequenti nei bambini (400-450 casi in Italia)”, scrive Elena Santarelli.

bobo vieri

La ricerca scientifica

Nelle righe successive, la showgirl descrive nel dettaglio l’importanza del profilo di metilazione del tumore, in grado di fornire informazioni precise su un cancro; maggiore è la conoscenza della malattia, più è alta la possibilità di comprenderne lo sviluppo e fermarlo, trovando le curi migliori per ogni singolo caso. “Il profilo di metilazione del DNA- spiega Santarelli- consente di creare una sorta di ‘carta d’identità del tumore’ dando informazioni su: origine del tumore, classificazione istologica e alterazioni molecolari”. Una volta formulata questa “carta d’identità” della malattia, è più agevole comprenderne in anticipo il suo evolversi e perciò potenzialmente meno complesso bloccarlo, come precisato. La “definizione delle caratteristiche molecolari del tumore” permette di capirne “l’aggressività, di fornire informazioni prognostiche alle famiglie, di attuare un approccio di terapia individualizzata”. La conduttrice televisiva ringrazia Christian Vieri per il suo impegno. “Chi conosce bene Bobo Vieri come la nostra famiglia, sa quanto sia grande la sua sensibilità e il suo amore per i bambini. E’ stata infatti una sua iniziativa- scrive Elena Santarelli- collaborare con Heal e schierarsi al suo fianco. Noi ne siamo orgogliosi. (…) Il profilo di metilazione è importante per la maggior parte dei bambini colpiti da tumore cerebrale”.