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Coronavirus, WhatsApp dice basta alle bufale: stop alle catene

Coronavirus, WhatsApp dice basta alle bufale

WhatsApp si impegna nella battaglia contro le bufale sul Coronavirus. Da ora in poi una nuova regola dovrebbe arginare il problema.

WhatsApp introduce una nuova regola per limitare la diffusione di bufale, soprattutto in tempo di Coronavirus. Da quando è scoppiata la pandemia, sono sempre di più le fake news e informazioni sbagliate che girano sulla famosa App di messaggistica.

Stop alle bufale su WhatsApp

Per porre fine, o almeno cercare di limitare il fenomeno delle bufale fra contatti, WhatsApp ha limitato l’inoltro di messaggi. Da ora in poi sarà possibile inoltrare un messaggio una sola volta, in modo che non si verifichino catene pericolose. Il team di WhatsApp fa sapere inoltre che già lo scorso anno erano stati presi provvedimenti in merito: “Si tratta di un’etichetta dotata di una doppia freccia, che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza”. Grazie a questo avviso, i messaggi virali sono stati ridotti del 25%.

Fino ad oggi era possibile inoltrare un messaggio a ben 256 contatti, per questo motivo si sono diffuse così tante bufale, soprattutto durante l’emergenza Coronavirus.

“Abbiamo riscontrato un notevole incremento della quantità di messaggi inoltrati”, hanno detto gli sviluppatori della App, “Riteniamo che sia importante rallentare la propagazione di questi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private”.

Messaggistica e fake news sul Coronavirus

Su WhatsApp, dall’inizio della pandemia Coronavirus, sono girate innumerevoli bufale e catene contenenti informazioni false. Non si parla solo di sedicenti virologi che spiegherebbero quale sia l’origine del virus, ma anche cittadini che denunciano furti e rapine.

A Napoli, ad esempio, gira un messaggio su WhatsApp nel quale si vedono le foto di due uomini, che sarebbero gli autori di rapine a mano armata nelle case. In realtà si tratta di una mezza verità: le immagini sono fake, ma con la scusa dei controlli anti Coronavirus avvengono davvero furti nei condomini della città.