

Questa è la frase incriminata, pronunciata dallo scrittore sardo Marco Cubeddu all’interno di un suo articolo pubblicato qualche giorno fa nella rubrica “Intransigenze” del giornale Il Secolo XIX, che continua a suscitare polemiche per il contenuto provocatorio nei confronti delle donne. L’autore racconta di un suo viaggio per l’Italia e di tutte le ragazzine appena quattordicenni che ha incontrato per strada che indossavano shorts cortissimi. In effetti lo short in estate è un capo di abbigliamento che va molto forte.
Cubeddu ha attribuito il pensiero esternato ad un’amica definendola non bigotta e ha detto:“ Non possono lamentarsi se poi le stuprano”. Sempre nello stesso articolo, poi, lo scrittore ritiene inutile la definizione di femminicidio per definire quello che comunque resta sempre un omicidio.
grandissima testa di cazzo!!!
Se indossate giacca e cravatta e vi sparano, non lamentatevi!!!
???
spero sia ironicooo… xkè è veramente un'uscita di merda 🙂