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Separazione: via assegno per figli e assegnazione della casa

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Tra genitori separati e figli si inserisce il disegno di legge a firma del senatore Simone Pillon, che rivoluzionerà il diritto di famiglia

Dal dicembre 1970, quando fu introdotto in Italia il divorzio, sono tante le coppie che hanno deciso di intraprendere la strada della separazione dopo il matrimonio. Secondo i dati Istat riferiti all’anno 2017, oggi ci sono più di 1,5 milioni di persone che hanno sciolto il vincolo nuziale e non si sono risposate, mentre i coniugati sono poco meno di 29 milioni. Il tasso di divorzio si attesta in media sul 5,1%. Tuttavia, sono presenti forti differenze regionali: è nel Nord Ovest che queste percentuali sono più alte. Adesso a rivoluzionare il diritto di famiglia ci ha pensato il senatore Simone Pilllon.

Nuove regole per la separazione

Tra genitori separati e figli si inserisce il disegno di legge a firma del senatore Simone Pillon. E’ prevista l’eliminazione dell’assegno di mantenimento, doppia residenza per la prole e tempi paritetici da spendere insieme. Le nuove regole saranno derogabili sono se c’è accordo tra le parti. Queste le novità presenti nelle “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità”, che a settembre 2018 finirà in discussione.

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E’ prevista la sostanziale soppressione dell’assegno di mantenimento. Non ci sarà più l’obbligo di versare soldi all’altro genitore, perché il mantenimento dei figli sarà un onere di entrambi che provvederanno in maniera diretta. Così già accade nelle coppie conviventi, salvo diverso accordo”. A spiegarlo è il senatore Pillon. In casi limite interverrà il giudice che stabilirà il mantenimento diretto “sulla base del costo medio dei beni e servizi per i figli, individuato su base locale in ragione del costo medio della vita come calcolato dall’Istat”.

“Salvo diverso accordo tra le parti e salvo comprovato e motivato pericolo di pregiudizio per la salute psico-fisica dei figli, deve essere garantita alla prole la permanenza di non meno di 12 giorni al mese, compresi i pernottamenti, presso il padre e presso la madre”. E’ questa un’altra anticipazione del disegno di legge. In caso di difficoltà, si legge ancora, sono previsti adeguati meccanismi di recupero durante i periodi di vacanza. Quindi, via anche al principio dell’assegnazione della casa. Il testo ribadisce responsabilità e impegno dei genitori nei confronti dei minori e sottolinea la condivisione dell’affidamento. Il minore ha “il diritto di trascorrere con ciascuno dei genitori tempi paritetici ed equipollenti. Salvo i casi di impossibilità materiale”. Le nuove regole saranno derogabili solo se c’è un accordo nella coppia.