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Sicilia, operazione antidroga: eseguite 26 misure cautelari dai carabinieri

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Sicilia, è in corso una vasta operazione antidroga tra le province di Agrigento e Caltanissetta. I carabinieri stanno eseguendo 26 ordinanze cautelari.

Sicilia, è in corso una vasta operazione antidroga tra le province di Agrigento e Caltanissetta. I carabinieri stanno eseguendo 26 ordinanze cautelari.

Sicilia, operazione antidroga tra Agrigento e Caltanissetta: le ordinanze

La vasta operazione antidroga denominata “Piramide” è in corso tra le province di Agrigento e Caltanissetta. I carabinieri hanno eseguito 26 ordinanze cautelari nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di detenzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Sicilia, operazione antidroga tra Agrigento e Caltanissetta: il capo del Nor

Alberto Giordano, Il capitano a capo del Nor della compagnia dell’Arma di Agrigento, durante una conferenza stampa spiega i dettagli dell’operazione: “Sono state registrate delle cessioni di stupefacente al supermercato. Eravamo, quando l’inchiesta è stata avviata, in tempo di lockdown da Covid e l’unico luogo nel quale si poteva andare liberamente, con una autocertificazione, era solo il market le cui telecamere esterne hanno documentato lo spaccio. Sono stati segnalati alla Prefettura o raggiunti da misure cautelari sia uomini che donne giovanissimi e di mezza età.”

Sicilia, operazione antidroga tra Agrigento e Caltanissetta: l’operazione

Il maggiore Marco La Rovere, a capo della compagnia dei carabinieri di Agrigento ha spiegato come è avvenuta l’operazione: “Sono stati schierati, la notte scorsa, 150 carabinieri di Agrigento, con il supporto dei militari di Caltanissetta, Palermo, Catania, Ragusa e Siracusa. Un dispositivo massiccio per raggiungere i 26 destinatari delle ordinanze di custodia cautelare. L’inchiesta è durata poco meno di un anno e ha permesso di individuare chi si doveva occupare dell’approvvigionamento degli stupefacenti, chi doveva spacciare al dettaglio. Abbiamo voluto abbassare questa crescente volontà di appropriarsi del territorio, ma anche il nostro desiderio di essere i tutori di qualsiasi parte del territorio e non lasciare mai delle zone d’ombra, dimostrando che lo Stato c’è.”