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Smart Working: cosa cambia con il Milleproroghe

Decreto Milleproroghe: quali sono i cambiamenti previsti sul tema smart working?

Le novità sul tema lavoro e smart working introdotte dal decreto Milleproroghe

Il decreto Milleproroghe approvato dalla commissione Affari Costituzionali e Bilancio sta generando curiosità, specialmente sul tema lavoro.  Infatti, è proprio su questa tematica che il decreto ha presentato 3 novità principali.

Le novità sul tema lavoro e smart working introdotte dal decreto Milleproroghe

Vediamo insieme in cosa consistono i principali cambiamenti a riguardo.

Fondo nuove competenze

Nel 2023 anche alle imprese sarà consentito di accedere al Fondo Nuove Competenze tramite una modifica strutturale all’articolo 22.  A questo scopo saranno previste modifiche all’interno dei contratti collettivi di lavoro quali la rimodulazione dell’orario lavorativo ed il favoreggiamento di percorsi di ricollocazione dei lavoratori, con un occhio particolare alla formazione dei dipendenti. Ciò comporta che le spese relative alle ore di formazione richieste per l’introduzione del lavoratore ad una specifica mansione saranno a carico del Fondo Nuove Competenze costituito presso l’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (Anpal).

Contratti di somministrazione

Buone notizie anche per quanto riguarda i contratti in somministrazione: il governo Meloni ha instaurato una proroga sul limite di tempo determinato attualmente previsto per i contratti di somministrazione. Infatti, tale limite sarà prorogato a 24 mesi anche non continuativi, al termine dei quali non sussisterà l’obbligo di procedere alla firma di un contratto a tempo indeterminato. La rimodulazione del suddetto aspetto vedrà l’efficacia effettiva, inizialmente fissata fino al 30 giugno 2024, a partire dal 30 giugno 2025.

Smart working

Questa riforma prevede una distinzione per dipendenti pubblici e privati. Infatti, per questi ultimi infatti lo smart working potrà essere riconosciuto dal 28 febbraio prossimo (data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe). Tale modifica sussisterà fino al 30 giugno 2023 sia per i lavoratori fragili, sia per quelli con figli fino a 14 anni. Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart working sarà riservato soltanto ai lavoratori pubblici con fragilità.