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Sparatoria in Texas: parla il padre del ragazzo omicida

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"Ti voglio bene papà, ci vediamo pomeriggio": sarebbero queste le parole pronunciate da Dimitrios Pagourtzis prima di compiere la sparatoria

Dimitrios Pagourtzis, uno studente di 17 anni, è entrato alla Santa Fe High School con un fucile e un revolver calibro 38. Ha aperto il fuoco, uccidendo nove compagni e un professore, ferendo 12 persone tra cui una guardia armata. Si è trattato dell’ennesimo massacro di ragazzi americani. Il giovane si era procurato le armi dal padre, che le possedeva legalmente. All’indomani della tragedia in Texas, è il padre di Dimitrios ad aver preso la parola.

“Ti voglio bene papà”

“Ti voglio bene papà, ci vediamo questo pomeriggio”: così Dimitrios avrebbe salutato il padre prima di uscire di casa e compiere il massacro. E’ quest’ultimo ad aver rivelato le ultime parole del ragazzo prima di mettere in atto quella furia mortale. L’uomo, Antonios Pagourtzis, insiste sul fatto che il figlio sia stato vittima di bullismo. Potrebbe essere questo il movente che lo ha spinto a realizzare il folle gesto. Il padre, inoltre, ha definito Dimitrios “vittima” a sua volta e ha aggiunto: “E’ un bravo ragazzo”. Questo però non è bastato a scagionare il 17enne, attualmente accusato di omicidi capitali dopo aver fatto irruzione alla Santa Fe High School nella giornata di venerdì 18 maggio 2018, uccidendo 10 persone.

Ai microfoni televisivi, il signor Pagourtzis ha tenuto a puntualizzare che suo figlio non ha mostrato alcun segno di imminente violenza. “Prima di uscire di casa e recarsi al scuola, ha detto di volermi bene”, ha raccontato. Anche l’indomani, a 24 ore di distanza dalla sparatoria, Dimitrios gli ha detto: “Ti amo papà. Sono fuori. Ti amo e ci vedremo questo pomeriggio”. Quindi ha commentato: “Mio figlio, per me, non è un criminale, è una vittima”. Stando alle sue dichiarazioni, Dimitrios potrebbe essere stato vittima di bullismo e maltrattato dai compagni di classe. Questo potrebbe aver provocato una reazione folle nella testa del ragazzo, fino alla terribile furia omicida.

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Pagourtzis ha detto che suo figlio non ha mai mostrato alcun segno di violenza né impulsi aggressivi. “Non è mai stato un ragazzo violento. Non ha mai fatto rissa con nessuno, non ha mai bevuto alcolici e amava allenarsi”, ha raccontato Antonios. “E’ stato capace di premere il grilletto, ma non è quella persona”, ha detto disperato. “Non è possibile in un giorno che il ragazzo sia cambiato così tanto”

Le parole del padre

Il padre di Dimitrios è proprietario di una società di riparazione navale con base a Houston. Dalla Grecia, si era trasferito negli Stati Uniti quando era ancora bambino. Pagourtzis ha dichiarato al Wall Street Journal che l’adolescente è stato “maltrattato a scuola”.

“Non ha mai litigato con nessuno. Non so cosa sia successo. Tutto ciò che posso dire è ciò che sospetto come padre”, ha confidato. Lui e la sua famiglia si dicono sconvolti per l’accaduto. “Spero che Dio aiuti me e la mia famiglia a capire. Siamo tutti devastati”, ha commentato.

La polizia ha detto che le pistole usate dall’omicida, un fucile Remington e un revolver calibro 38, appartenevano al padre. Da lui è arrivata la conferma: “Ho delle pistole, sono un cacciatore e ho avuto una fattoria che ho affittato negli anni Ottanta”. Quindi ha puntualizzato: “Le pistole nella mia casa sono legali e dichiarate”.

“Adesso mio figlio si vergogna persino a guardarmi in faccia “, ha raccontato suo padre. “Sta pensando alle sue sorelle, a come le sue sorelle saranno in grado di cavarsela. Ha detto che mi ama, ha detto a sua madre che la ama e cercherà di essere forte per aiutarci a farcela “, ha confidato Antonios. Poi la rivelazione: “Dimitrios mi ha detto di aver agito da solo e di aver risparmiato ‘i bravi ragazzi’, così che potessero testimoniare la sua storia”.

L’avvocato del giovane, Nicholas Poehl, ha smentito le voci degli ultimi giorni, secondo cui Pagourtzis sia stato indotto a compiere quel folle gesto come segno di vendetta nei confronti di Shana Fisher, la ragazza che lo aveva rifiutato. Così, a prendere parola sulla vicenda, è la madre di Shana, Sadie Rodriguez. La donna ha raccontato che sua figlia aveva respinto le avance di Pagourtzis nel mese precedente all’attacco. Il 17enne però sembrava non aver accettato la scelta della compagna, diventando così sempre più invadente, fino a quando la ragazza ha deciso di rifiutarlo pubblicamente, durante una lezione.

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