Asia Angaroni In meno di due mesi ha conquistato la Francia. Con semplicità, sorrisi ed esperti consigli. Ma anche grazie a una personalità capace di smorzare le potenziali tensioni con i due colleghi rivali. Insomma, il debutto di Gianluigi Buffon al Psg è stato positivo. Sorridente, cortese, curioso, il quarantenne ha conquistato tutti, in spogliatoio e pure negli uffici del resto del personale, chiedendo a ciascuno il ruolo, parlando a tutti allo stesso modo, con semplicità. Tuttavia, sembra sentire la mancanza della sua Italia. E della Nazionale azzurra in particolar modo.
Buffon in Nazionale, Verratti si confida
“L’Italia è casa sua e se ci fosse bisogno…”. Così Marco Verratti scuote il mondo azzurro. Con queste chiare insinuazioni sul suo neo compagno di club, Gigi Buffon, Verratti ha delineato la possibilità di un ritorno nelle fila della Nazionale da parte del portiere del Paris Saint Germain. Sono parole sorprendenti che potrebbero interessare da vicino Roberto Mancini alla ricerca di uomini dalla mentalità vincente, capaci di creare gruppo e dare quell’impronta decisiva per voltare definitivamente pagina dopo una stagione grigia e poco convincente.
Proprio sulla Nazionale, il centrocampista ex Pescara si è soffermato in una recente intervista dove ha elogiato l’amico e collega Gigi Buffon: “Sono sicuro che, qualora l’Italia avesse bisogno, lui risponderebbe sempre. Quando ne parliamo, mi dice: “Sarò sempre lì per aiutare la squadra”. Vedremo nelle partite importanti. Ora dobbiamo lavorare più da squadra”. Poi giudica: “Siamo molto giovani e dobbiamo riportare la Nazionale dove merita. Negli ultimi anni, non l’abbiamo fatto”.
Per Verratti le potenzialità al Psg sono enormi. Eccellente la rosa a disposizione e il tecnico ha trovato il modo giusto per creare un mix vincente: “Tuchel è felice durante l’allenamento. Ci alleniamo con il sorriso ma siamo sempre seri, sappiamo cosa facciamo. Il calcio è sempre uno sport, anche se sei ben pagato ed è diventato un lavoro per tutti. Dobbiamo essere un po’ più intelligenti, più cattivi. Ecco perché è importante per un gruppo stare bene insieme”, confida Verratti nella sua intervista.
