> > Olimpico, presunti cori razzisti allo stadio: avviata indagine

Olimpico, presunti cori razzisti allo stadio: avviata indagine

olimpico lazio

Sembra che un gruppo di tifosi abbia intonato cori razzisti durante l'incontro tra Lazio e Novara. La digos ha aperto un'indagine.

Ancora una volta il razzismo sembra aver varcato le porte degli stadi. E’ accaduto a Roma, allo Stadio Olimpico, in occasione dell’incontro di Coppa Italia tra Lazio e Novara. Un gruppo di tifosi della curva nord avrebbe intonato cori razzisti e antisemiti come “giallorosso ebreo” oppure “questa Roma sembra l’Africa”. Tuttavia sembra che gran parte dei tifosi presenti, arbitri e giocatori non si siano accorti di nulla e non abbiano sentito alcun coro. Immediatamente è scattata l’indagine per capire se davvero l’episodio si sia verificato, e risalire agli eventuali autori. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere. L’incontro è terminato 4-1 per i padroni di casa.

Indaga la digos

Gli investigatori sono entrati in possesso delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico nell’ambito delle indagini sui presunti cori razzisti durante Lazio-Novara. Stando alle prime informazioni, il gruppetto interessato potrebbe essere costituito da pochi elementi. Sembra infatti che alcuni tifosi non si siano nemmeno accorti di quanto stava accadendo, compresi giocatori in campo e terna arbitrale, motivo per il quale il gioco non è stato interrotto.

Tra coloro che non si sono accorti di nulla c’era anche Giuseppe Cangemi, vicepresidente del consiglio regionale del Lazio. “Gli unici cori che ho sentito sono stati quelli dei tifosi del Novara contro la Lazio e il presidente Lotito. Siamo all’accanimento contro la società biancoceleste e i suoi tifosi” ha riferito Cangemi. “Faccio parte di quel 98% di spettatori che i cori non li ha sentiti. La società condanna qualsiasi tipo di coro razzista e antisemita, ma bisogna anche valutare la dimensione del fenomeno senza ingigantirlo” ha invece affermato Arturo Diaconale, portavoce del club.

La replica della Lazio

La società biancoceleste ha replicato tramite il canale tematico, attraverso la voce di Diaconale. “Questo fenomeno consente a piccoli gruppi o a qualche individuo di avere una visibilità che non merita creando tensioni ingiustificate. La Lazio chiederà registrazioni in casi di questo tipo. Nessuno oggi conosce l’entità di questi presunti cori e ci dobbiamo attenere all’udito di chi li ha percepiti. Non li metto in discussione – ha proseguito – ma non possiamo accettare dei fenomeni di condanna collettiva per episodi del tutto marginali”.