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Calcio, quanto guadagnano le giocatrici della nazionale italiana

nazionale calcio femminile

Nonostante sia sotto la guida della Figc, il calcio femminile non è considerato professionismo, ma dilettantismo.

I mondiali di calcio femminile sono iniziati e i riflettori sono tutti puntati sulle ragazze che militano nella nazionale italiana. Il loro debutto è stato senz’altro convincente, con una vittoria sull’Australia, ma in pochi sanno quanto guadagnano realmente le calciatrici italiane. La Serie A italiana femminile, infatti, pur essendo sotto la Figc, è considerata dilettantismo, e non professionismo, motivo per il quale il tetto massimo per gli ingaggi è fissato a 30.658 euro a stagione, a cui vanno sommate le indennità di trasferita e i rimborsi. Queste ultime voci, tuttavia, non possono superare i 61,97 euro al giorno, per 5 giorni a settimana. La cifra si riduce a 45 euro al giorno durante i periodi di preparazione atletica.

Il tipo di contratto

Per le giocatrici di calcio italiane, non si può parlare in realtà di contratti veri e propri, in quanto, non essendo professioniste, sono equiparate giuridicamente ai calciatori dilettanti. Quelli tra le atlete e le società sono dunque degli accordi economici, i quali non prevedono contributi previdenziali. La situazione economica delle calciatrici, quindi, non è affatto paragonabile a quella dei giocatori uomini, nonostante militino ugualmente in grandi club e società.

La situazione in Europa

La rivista France Football ha stilato una classifica delle calciatrici con gli stipendi più alti. Il primo posto è occupato dalla vincitrice del pallone d’oro, Ada Hegerberg, che percepisce 400 mila euro all’anno. Seguono le sue compagna di squadra al Lione, Amandine Henry e Wendie Renard che raggiungono rispettivamente 360 mila e 350 mila euro. Al quarto posto Carli Lloyd, dello Sky Blue, che percepisce 345 mila euro, a cui segue la brasiliana Marta con 340 mila euro.