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Djokovic positivo: pochi giorni prima presentava l'Adria Tour a Belgrado

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Djokovic, risultato positivo al coronavirus, pochi giorni prima della diagnosi ha presentato il suo Adria Tour, identificato poi come focolaio.

Pochi giorni prima di sottoporsi al tampone e risultare positivo al coronavirus, il tennista Novak Djokovic aveva presentato il suo Adria Tour a Belgrado, poi rivelatosi un focolaio della pandemia. Prima del serbo altri sei erano risultati aver contratto l’infezione, da Grigor Dimitrov a Borna Coric, da Panichi (preparatore fisico di Nole) a Stroh, tecnico del bulgaro. Oltre poi a Troicki e sua moglie.

Djokovic all’Adria Tour

Il numero 1 e il tennista russo Andrey Rublev avrebbero dovuto affrontarsi domenica 21 giugno nella finale del secondo round della competizione, poi cancellato a causa della prima positività accertata. Una situazione che aveva spinto tutti i tennisti che hanno partecipato all’evento a effettuare il test diagnostico prima di lasciare la Croazia. Tutti tranne però Novak Djokovic, che non ha mai mancato di esprimere le sue perplessità sulla pandemia.

Il campione serbo, che aveva trascorso molti giorni insieme a Dimitrov, ha rifiutato di sottoporsi al tampone preferendo tornare a casa a Belgrado. Soltanto qui ha fatto gli accertamenti del caso risultando positivo. Un comportamento che ha suscitato numerose critiche e che i più hanno ritenuto irresponsabile, così come quello che ha tenuto nel corso delle prime giornate dell’Adria Tour.


Incurante delle norme anti coronavirus, Djokovic è infatti sempre stato a stretto contatto con la gente rischiando di trasmettere l’infezione. Ampie critiche sono giunte all’evento anche perché accompagnato da feste in discoteca e assembramenti da parte degli stessi partecipanti.