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Coronavirus, Djokovic: "Contrario all'obbligo del vaccino"

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Novak Djokovic è tornato a parlare del coronavirus, schierandosi contro un ipotetico obbligo del vaccino e minacciando un ritiro clamoroso.

Novak Djokovic, il numero uno del tennis mondiale, dopo aver fatto parlare di sé per la generosa donazione all’ospedale di Bergamo, è tornato a dire la sua sull’emergenza coronavirus, schierandosi contro un ipotetico obbligo del vaccino per poter tornare sul campo da gioco.

Coronavirus, Djokovic contrario al vaccino

Djokovic durante una conversazione su Facebook con altri atleti serbi si è espresso contrario all’obbligo del vaccino contro il coronavirus: “Personalmente sono contrario alla vaccinazione e non vorrei essere costretto da qualcuno a prendere un vaccino per poter viaggiare”.

Il numero uno del tennis mondiale (che per le sue dichiarazioni è stato già soprannominato “Novax Djokovic”) ha parlato della possibilità di dover assumere il vaccino per viaggiare, a causa del coronavirus. “Ma se diventa obbligatorio, cosa accadrà? Dovrò prendere una decisione. Ho i miei pensieri sulla questione e se quei pensieri cambieranno ad un certo punto, non lo so”.

Requisito

Continuando nella conversazione, ha aggiunto:“Ipoteticamente, se la stagione dovesse riprendere a luglio, agosto o settembre, sebbene improbabile, capisco che un vaccino diventerà un requisito subito dopo che saremo fuori dalla quarantena rigorosa”.

Dichiarazioni quest’ultime che possono allinearsi con quelle espresse il mese scorso mese dall’ex numero uno mondiale Amelie Mauresmo. La tennista francese aveva dichiarato che il tennis nel 2020 sarebbe stato sospeso completamente, e aggiunto che l’attività agonistica per lei non dovrebbe riprendere fino a quando non sarà scoperto un vaccino per il covid-19, che secondo gli scienziati non arriverà entro il 2021.