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Maradona autopsia, la causa della morte non è la droga

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Il Pibe de Oro sarebbe morto a causa di un edema polmonare acuto, il campione non aveva assunto né droghe né alcol.

L’autopsia sul corpo di Maradona ha dato modo di capire quale sia stata la reale causa che ha portato alla sua morte. Secondo quanto riportato dall’esame, il campione non avrebbe assunto droghe e alcol.

Maradona, l’autopsia svela la causa della morte

A poco meno di un mese dalla scomparsa del Pibe de Oro, i medici annunciano la causa della sua scomparsa. Dall’analisi autoptica si evince che il campione argentino non avesse assunto né droghe né alcol prima della sua morte. A compromettere il suo stato di salute sarebbe stato un mix di psicofarmaci che Maradona avrebbe assunto nelle ore precedenti alla scomparsa.

Oltre all’assenza di sostanze stupefacenti, nessuna traccia di farmaci contro la cardiopatia di cui soffriva. Le cause della morte sono quindi da imputare a un edema polmonare acuto che è diventato letale a causa di un’insufficienza cardiaca cronica.

Attraverso l’esame sono stati rilevati importanti problemi anche negli organi interni. In particolare, nel fegato sono state riscontrate tracce di cirrosi e nei polmoni pare si fossero rotti sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare. Anche la situazione polmonare era compromessa: una necrosi tubulare acuta aveva alimentato un’insufficienza renale.

Il campione, inoltre, secondo quanto dichiarato, non sarebbe morto sul colpo, ma avrebbe sofferto molto, vivendo dalle 6 alle 8 ore di profonda agonia. Gli investigatori adesso si concentreranno a capire il motivo che ha portato Maradona ad assumere quel cocktail di medicine prescritte. Nessun farmaco contro la sua patologia cardiaca cronica era presente nel sangue del campione. Un aspetto controverso su cui si baseranno gli esperti durante il dibattimento al processo.