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Spread in calo dopo la formazione del governo

Spread in calo e Borse in ripresa

Spread in calo e Borse in ripresa dopo il superamento della crisi di governo. Tensione per i dazi commerciali americani.

La formazione del governo Conte segna un momento di ripresa per l’economia italiana. Dopo la distensione della crisi istituzionale e la nascita del nuovo esecutivo, lo spread Btp/Bund è sceso a 225 punti. Un valore inferiore rispetto ai 240 punti del giorno precedente. Dati positivi arrivano anche dalle banche, non solo italiane ma anche europee. In leggero aumento il Pil italiano nel primo trimestre 2018 secondo i dati Istat. Tensione internazionale per i dazi americani.

Spread in calo

Lo spread registra un calo dopo la formazione del governo Conte la sera del 31 maggio. La nascita dell’esecutivo giallo-verde ha fatto registrare una diminuzione del differenziale Btp/Bund, che è sceso a 225 punti la mattina del 1 giugno. Un calo, sebbene lieve, rispetto ai 240 punti della sera precedente. Si tratta di un miglioramento accolto con entusiasmo dagli economisti italiani, dopo i dati allarmanti dei giorni che hanno seguito le dimissioni di Conte dal primo incarico e la crisi istituzionale con la minaccia di nuove elezioni anticipate. La formazione del nuovo governo, che dovrebbe giurare alle 16 del 1 giugno, ha rassicurato i mercati internazionali.

Il rendimento decennale italiano è sceso al 2,52%. È in calo anche il differenziale sui titoli a due anni. Si tratta di un segnale positivo perché indica una diminuzione delle tensioni da parte degli investitori a medio e breve termine.

La Borsa

Il mese di giugno si apre con dati incoraggianti anche per quanto riguarda la Borsa. Piazza Affari ha registrato un +2,2%. Non solo le banche italiane, ma anche quelle europee danno segnali positivi, anche se con guadagni inferiori a quelli del nostro Paese. Le crescite registrate sono dello 0,65% a Londra, 0,58% a Francoforte e 0,78% a Parigi.

I dati Istat

Nel corso della giornata, l’Istat renderà noti i risultati del primo trimestre del 2018 relativi all’economia italiana. Dalle stime di maggio il Pil dell’Italia risulta in crescita rispetto all’anno precedente dello 0,3%. Una ripresa che però è troppo lenta, secondo gli economisti, se confrontata con i dati del quarto trimestre del 2017.

I dazi americani

Se per l’Italia e l’Europa si registrano dati positivi, la situazione economica a livello globale resta tesa a causa dei dazi commerciali introdotti dagli Stati Uniti. A essere colpite sono le importazioni di acciaio e alluminio che arrivano in America da Messico, Canada e Unione Europea. La tensione finanziaria ha causato una flessione della Borsa di Wall Street nella giornata del 31 maggio. Il giorno successivo, la borsa di Tokyo ha aperto con uno scarto di -0,14%.

L’euro resta debole nei confronti del dollaro americano. La moneta unica europea è a quota 1,16 rispetto al dollaro, ma si registra un lieve miglioramento rispetto all’inizio della settimana.