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Polemiche dopo lo stop al taglio dei vitalizi, l'ex senatore Vitali:"Era illegittimo"

Luigi vitali difende lo stop al taglio dei vitalizi

Con lo stop al taglio dei vitalizi, quello dell'ex senatore Vitali, di 4.300 euro. aumenterà di 500 euro.

Dopo le polemiche scatenate dallo stop al taglio dei vitalizi – che ha annullato una delibera del 2018 – il presidente del Consiglio di garanzia di Palazzo Madama, organismo autore della decisione, difende la sua scelta

Stop al taglio dei vitalizi, è polemica

Dopo il via libera del consiglio di garanzia del Senato a una delibera che prevede il ripristino dei vitalizi – quelli relativi a prima del 2012 – tagliati per gli ex senatori, è stata annullata la delibera del 2018 voluta da M5s, che aveva stabilito il taglio per adeguare il trattamento degli ex senatori ai criteri della riforma Fornero.

La decisione ha ovviamente scatenato una serie di polemiche, prima tra tutte quella di Conte che ha attaccato il governo: “I patrioti della Meloni ripristinano i privilegi”. Ma Fratelli d’Italia ha prontamente replicato: “Noi abbiamo votato contro, la colpa è del campo largo”, riferendosi con ironia all’astensione del Pd al voto.

La (presunta) composizione politica del voto

Da quanto riferiscono fonti parlamentari riportate ieri da Repubblica infatti, il voto ha visto il no dei componenti di Lega e FdI,il si di un componente del consiglio ex M5s e l’astensione del Pd, mentre il presidente ,l ‘azzurro Luigi Vitali,ha votato sì.

Proprio l’ex senatore oggi ha argomentato la decisione sulle pagine di Repubblica.

Vitali: “Ex parlamentari passati a pensioni di 1200 euro”

Secondo Vitali, la “sforbiciata” del 2018 “ha colpito alla cieca senza creare un sistema di bilanciamento. Ci sono ex parlamentari che con il retributivo prendevano fino a 5 mila euro e con il ricalcolo contributivo si sono trovati di punto in bianco con una pensione di 1.200 euro”,

La pronuncia della Corte Costituzionale

L’ex senatore entra poi in dettagli più tecnici: ” Abbiamo deciso sulla base di quanto è stato detto dal presidente dell’Inps e dal Consiglio di Stato. . Con queste due valutazioni abbiamo trasmesso gli atti alla Corte costituzionale chiedendole di pronunciarsi sulla legittimità di un provvedimento che, nei fatti, stabiliva con effetto retroattivo un taglio di un diritto acquisito” – ha raccontato sempre a Repubblica – ” Ci ha risposto che la strada da seguire era quella delle pensioni d’oro, calcolate con il sistema retributivo come i vitalizi. Dunque il taglio retroattivo è legittimo a condizione che sia proporzionato e, soprattutto, temporaneo”.

“Il taglio doveva essere temporaneo”

“Quindi” – puntualizza – “il taglio retroattivo è legittimo a condizione che sia proporzionato e, soprattutto, temporaneo. Ecco, noi abbiamo applicato lo stesso principio ai vitalizi, circoscrivendo la durata del taglio a tre anni e dunque facendolo terminare con l’inizio di questa legislatura”.

L’ex senatore di Forza Italia difende dunque con forza la sua decisione. Che porterà il suo vitalizio, attualmente di 4300, ad aumentare di ulteriori 500.