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Strage di Erba, Olindo Romano e Rosa Bazzi: quand'è stato il loro ultimo incontro e in quale carcere si trovano

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Olindo Romano e Rosa Bazzi, in carcere per la strage di Erba, sono pronti a chiedere la revisione del processo grazie a "nuove prove e un testimone"

In una nuova intervista rilasciata ad Adkronos nelle scorse ore, Olindo Romano è tornato a proclamare la sua innocenza e quella della moglie Rosa Bazzi, dichiarando che entrambi sono pronti a chiedere la revisione del processo grazie a “nuove prove e un testimone chiave”.

L’ultimo incontro a Natale

Sono anni che la coppia è stata separata in due distinte carceri. L’ultimo incontro, in ordine di tempo, è stato concesso ai coniugi proprio in occasione delle recenti festività natalizie. Parlando del tanto atteso incontro, Romano ha commentato:

È dura, ma in qualche modo la vita in carcere va avanti, vedo Rosa appena è possibile. Due giorni prima di Natale sono andato a colloquio da lei a Bollate e sono contento. Mi tiene a galla il pensiero che prima o poi, spero prima che poi, si possa accertare che non abbiamo commesso noi la strage di Erba.

In quale carcere è rinchiuso Olindo Romano

A lungo i due coniugi sono rimasti separati, anche a causa dell’emergenza Covid, e hanno avuto la possibilità di rimanere in contatto solo telefonicamente. Soltanto di recente sono ripresi in colloqui di persona, che hanno permesso a Olindo Romano di spostarsi dal carcere di Opera dov’è rinchiuso a quello di Bollate, dove è detenuta la compagna.

Strage di Erba, parla Olindo Romano: “Io e Rosa incastrati, è il momento della verità”

Olindo Romano e Rosa Bazzi, considerati i colpevoli della strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006, sono pronti a chiedere la revisione del processo, grazie a “nuove prove e un testimone chiave“. Lo ha raccontato proprio Olindo Romano, condannato all’ergastolo in concorso con la moglie con l’accusa di aver ucciso Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. “Sono passati sedici anni, ci sto riflettendo parecchio in questi giorni. Forse è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza” ha dichiarato in un’intervista all’Adnkronos, che si è svolta all’interno del penitenziario di Opera, a Milano.

Le dichiarazioni di Olindo Romano

Olindo Romano ha ribadito la sua innocenza e quella della moglie Rosa Bazzi e ha chiesto agli inquirenti di seguire altre piste. “Io e mia moglie non abbiamo commesso la strage di Erba. Non so perché non sia stata approfondita la pista dello spaccio di droga” ha dichiarato. “Continuo a pensare che sia stato più semplice incastrare due persone come noi non sveglissime e inconsapevoli di quello che ci stava piombando addosso” ha aggiunto. L’uomo ha spiegato di essere incapace di compiere una strage del genere. “Le liti dalla casa di Raffaella e Azouz le ricordo bene, litigavano spesso, ma non per questo abbiamo pensato di fare una strage. Non c’entriamo nulla (…), una strage simile può farla solo chi è abituato a fare quelle cose” ha ribadito. Lui e la moglie sono in due carceri diversi ma hanno la possibilità di vedersi. Olindo Romano ha dichiarato di avere la speranza che presto si possa accettare che non sono loro gli autori di quella terribile strage.