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Strage di Samarate, Nicolò rivede in Aula il padre killer: "Perchè ci hai rovinati?"

strage di samarate

Nicolò Maja ha rivisto per la prima volta il padre omicida dopo la strage di Samarate che gli ha portato via così tanto.

Il 22 maggio 2022 delle vite sono state interrote, e altre vite sono cambiate per sempre. Quel giorno di primavera, a Samarate, comune di circa 16 mila abitanti in provincia di Varese, Alessandro Maja uccise nel sonno la moglie Stefania e la figlia Silvia, di appena 16 anni. L’unico sopravvissuto alla strage è il figlio maggiore, Nicolò, di 24 anni, che è stato attaccato dal padre con un martello e si trova adesso sulla sedia a rotelle. 

Strage di Samarate, il processo

L’omicida si trova attualmente in carcere, è accusato di duplice omicidio e di tentato omicidio. Il processo è ancora in corso, e proprio durante l’ultima udienza, avvenuta a Busto Arsizio, Varese, Nicolò ha rivisto per la prima volta il padre dopo la strage che gli ha portato via così tanto. 

Strage di Samarate, le dichiarazioni di Nicolò

Nicolò, in aula visibilmente provato, portava una maglietta con una foto della mamma e della sorella: “Volevo portarle con me, mi danno la spinta per andare avanti” ha dichiarato il ragazzo, che però voleva anche rivedere il padre. “Rivedere mio padre in aula non è stato facilissimo, io l’ho guardato ma non so se lui mi ha visto” ha raccontato. “Vorrei chiedergli perché ha deciso di rovinare la nostra vita. Proverò a parlargli, forse alla prossima occasione” ha poi concluso.