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Un’altra tragica vicenda colpisce l’Aquila. Il 27 settembre 2018 sul tardo pomeriggio una donna di 45 anni di nazionalità polacca si è tolta la vita in un alloggio provvisorio del progetto Case di Sant’Antonio destinato alle vittime del terremoto.
Dinamica della vicenda
Dopo essersi separata con l’ex-marito, la donna lavorava saltuariamente e si era trasferita in un alloggio antisismico all’Aquila con sua figlia di 6 anni. Quel pomeriggio doveva uscire di casa per andare a prendere la bambina dalla scuola elementare, ma così non è stato. I primi a dare l’allarme sono stati i dirigenti dell’Istituto scolastico frequentato dalla figlia perché nessuno era venuto a prenderla. La mamma di una compagna di classe della bambina non vedendo arrivare la signora ha deciso di avvertire la polizia. I vicini di casa preoccupati hanno tentanto di contattare con insistenza la donna che non rispondeva né al telefono né al campanello dell’abitazione.
Intervento dei Vigili del Fuoco e della Polizia
Subito dopo sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il personale del 118, la Polizia di Stato e il Capo della Mobile Tommaso Niglio. Quando i vigili sono entrati nell’umile appartamento, era ormai troppo tardi. La donna si è impiccata nella cucina dell’alloggio al secondo piano, mentre la sua bambina era a scuola. Il suo corpo è stato trovato alle 18.30 dagli agenti della Squadra mobile. Gli agenti della Squadra della Questura e della Scientifica stanno tentando di ricostruire la dinamica della drammatica vicenda e i motivi che hanno portato la donna a compiere un gesto così estremo. Vengono considerate diverse piste e tra le molte possibilità si è pensato di interrogare l’ex marito della donna che abita nella stessa città. Intanto il sostituto procuratore della Repubblica, Stefano Gallo ha ordinato un esame autoptico sul cadavere.
Ipotesi e indagini sulla morte della donna
I conoscenti della donna dichiarano di essere turbati e sconvolti dall’accaduto perché la signora non ha mai dato segni di sofferenza. Nessuno avrebbe mai pensato che il silenzio di una giovane mamma potesse portarla a compiere un gesto così estremo. Per questo motivo gli inquirenti dichiarano di essere disposti ad indagare qualsiasi pista pur di ottenere una risposta. L’unica cosa certa è che si tratta di un suicidio. Il corpo della donna è stato trasportato dall’azienda Taffo Piero all’obitorio del San Salvatore. La bambina di soli 6 anni sarà portata in comunità. Si attendono intanto i risultati dell’autopsia e proseguono le indagini per ricostruire l’accaduto.