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Suicidio nel carcere di San Gimignano, un detenuto si è impiccato in cella

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Un detenuto si è impiccato in cella: il drammatico suicidio è avvenuto nel carcere di San Gimignano. Si indaga sui motivi del gesto.

Suicidio nel carcere di San Gimignano: un detenuto si è impiccato nella sua cella. Il corpo esanime dell’uomo è stato rinvenuto dagli agenti di polizia penitenziaria. Nonostante i tentativi di rianimare la vittima, ogni sforzo del personale sanitario si è infine rivelato vano.

Suicidio nel carcere di San Gimignano, un detenuto si è impiccato in cella

Il suicidio si è verificato nella giornata di martedì 31 gennaio. Secondo quanto riferito da Uilpa, il detenuto era in isolamento per scontare una sanzione disciplinare dopo essere stato scoperto in possesso di un microcellulare. La sanzione sarebbe scaduta tra alcuni giorni. In merito alla tragedia, il sindacato ha scritto: “Ancora non sono note le causedell’estremo gesto messo in atto da detenuto”.

Il sindacato provinciale Fsa-Cnpp, invece, ha spiegato che l’uomo trovato impiccato nella sua cella era arrivato a San Gimignano, in provincia di Siena, dopo essere stato trasferito da un altro carcere. La sigla sindacale, inoltre, ha comunicato che sono in corso le indagini per ricostruire l’accaduto e risalire alle motivazioni del gesto e ha segnalato che il recluso era stato controllato da un agente in servizio tra le 10:00 e le 10:10 di martedì 31. Il suicidio, quindi, si è verificato dopo il controllo. intanto, Fsa-Cnpp ha espresso “dispiacere e rispetto”.

Si indaga sui motivi del gesto

Sempre Fsa-Cnpp, poi, ha confermato che, durante una perquisizione in una cella di altri due detenuti nel carcere di San Gimignano, sarebbero stati sequestrati due smartphone.

Intanto, sulla drammatica vicenda, è intervenuta Sofia Ciuffoletti, garante per i detenuti del carcere Ranza di San Gimignano. “Abbiamo saputo del suicidio direttamente dalla direzione del carcere e sono terminate da poco le operazioni dei medici legali”, ha detto. “È una vicenda delicata in quanto il suicidio assume un rilievo pubblico se avviene in un contesto penitenziario”.

Ciuffoletti, quindi, ha precisato: “Il detenuto aveva concluso il regime di sorveglianza speciale. Attendiamo le risultanze dei medici legali per fare qualsiasi tipo di altra valutazione”.