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Supercoppa italiana, In Arabia Saudita vuoti sugli spalti e cori per Ronaldo

Supercoppa italiana

La scelta di giocare la Supercoppa italiana tra Milan e Inter in Arabia Saudita si è rivelata fallimentare: spalti mezzi vuoti e pochi i tifosi italiani

Flop della Supercoppa Italiana in Arabia Saudita. Spazi vuoti sugli spalti e cori per Cristiano Ronaldo. Doveva essere un’occasione per far conoscere il nostro calcio in quei Paesi, ma il numero degli ospiti sugli spalti del King Fahd International Stadium di Riad ha dato un esito diverso da quello atteso.

Cristiano Ronaldo, simbolo del calcio saudita

L’impianto voluto dal re saudita Fahd ha una capacità di oltre 70mila spettatori e durante la Supercoppa ha mostrato quasi sempre gli spalti mezzi vuoti: fallimentare la scelta dei vertici del calcio italiano, volato Riad per incassare soldi ma mettendo da parte i tifosi e gli appassionati che riempiono gli impianti ogni domenica nel nostro Paese. Intonati cori per Cristiano Ronaldo, ispirati al tradizionale “siuuu” che nel corso degli anni scorsi è stato ascoltato a Madrid, a Torino e a Manchester: l’impatto del suo arrivo in Arabia Saudita ha confermato che l’attaccante portoghese, acquistato dall’Al-Nassr dopo la rottura con il Manchester United, è diventato subito un simbolo del calcio saudita.

In corso altre trattative per le prossime edizioni

La scelta dell’Arabia Saudita per la Supercoppa ha già fatto discutere in passato, non solo perché lontana dall’Italia ma per la sede della gara non è un Paese esemplare in tema di dirittilibertà: sono in corso altre trattative per le prossime edizioni.