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Carlo Ancelotti diventa dottore: laurea ad honorem all'ex tecnico del Milan

Ancelotti Carlo

Laurea ad honorem in scienze e tecniche delle attività motorie per il tecnico di Reggiolo: cinquecento spettatori all'Auditorium Paganini per il conferimento del titolo

Al pallone si aggiunge il tocco. Carlo Ancelotti viene proclamato dottore in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate dall’Università di Parma. È successo nella giornata di martedì 10 ottobre, presso l’Auditorium Paganini, di fronte a un pubblico di cinquecento spettatori tra cui moltissimi studenti. Il tecnico del Real Madrid piange per l’emozione: «Siamo una famiglia geneticamente predisposta alla commozione, quindi in un momento tanto emozionante è normale che reagisca in questa modo», commenta quasi a giustificarsi.

Laurea ad honorem a Carlo Ancelotti: Il calcio, una scuola di vita

Dopo il discorso di apertura sul percorso sportivo di Ancelotti tenuto dal rettore Paolo Andrei, c’è stata la cosiddetta laudatio pronunciata da Marco Vitale e Luigi Garlando e a seguire la lectio doctoralis dell’ex allenatore del Milan, intitolata Il calcio, una scuola di vita. Presenti in sala numerosi personaggi del mondo del pallone: da Arrigo Sacchi ad Ariedo Braida, passando per Fabio Pecchia (tecnico del Parma, che ha regalato a Carlo una maglia crociata) e Vincenzo Pincolini, storico preparatore atletico dei rossoneri nonché grande amico per Carletto.

Carlo Ancelotti: quasi mezzo secolo nel pallone

Dal ruolo di giocatore a quello di allenatore. È stato un discorso lungo quarantaquattro anni quello tenuto dal neodottore di fronte al pubblico dell’Auditorium Paganini: il ricordo di Carlo è partito dagli esordi da calciatore al Parma – galeotta fu nel 1979 la doppietta nello spareggio contro la Triestina per la promozione in Serie B –, passando poi per l’avventura giallorossa e arrivando infine a casa: il Milan.

Un’improvvisazione da… trenta e lode!

Con un’ottima padronanza del palcoscenico e un canovaccio sbirciato solo raramente, il neodottore ha improvvisato un discorso sorprendentemente ben riuscito. Non è mancato il riferimento a casa, stavolta non quella calcistica: quella vera, la campagna di Reggiolo, che ha citato nel ripercorrere gli anni della sua infanzia, scanditi dai calci dati al pallone all’oratorio. Questo anno sarà scandito da un capello nero quadrato e da un nuovo ruolo, fuori dal campo: dottor Ancelotti.