Malta si tinge di azzurro. L’Italia di Alberto Bollini trionfa negli Europei U19 a spese del Portogallo, battuto 1-0. Il goal nel primo tempo di Michael Kayode ha sbloccato una finale fino a quel momento troppo equilibrata, sigillando il ritorno della coppa a Roma a distanza di venti anni.
Lo schema vincente
Nel 2003 a Vaduz (Liechtenstein) al timone del club azzurro – in cui militavano Chiellini, Aquilani e Pazzini – c’era Paolo Berrettini, che strappò il trofeo (sempre) ai portoghesi. Dopo, solo sconfitte: contro la Germania (2008), contro la Francia (2016) e anche contro il Portogallo (2018), un tunnel buio che ha ritrovato finalmente la luce in uscita. Bollini ha riproposto l’assetto rivelatosi vincente contro la Spagna: la difesa coi cugini Dellavalle in mezzo e i terzini sul piede naturale, Ndour che ha preso il posto di Pisilli in un centrocampo con Hasa come mezzala e Kayode come esterno nel tridente d’attacco.
Novanta minuti di tentativi
Chapeau d’eccezione nel bilancio finale all’esterno della Fiorentina, che ha giocato (quasi) impeccabilmente cinque partite in tutti e tre i reparti. Già a metà del primo tempo il Portogallo era sotto di un goal e contava ben due ammonizioni per falli commessi dopo aver perso palla: gli azzurri stavano funzionando. Milheiro ha deciso allora di riprogrammare la squadra con l’ingresso di Fernandes e Prioste al posto di Justo e Marques: sembrava aver scelto bene, ma è stata comunque l’Italia a dominare fino a sfiorare la doppietta. Non ci è arrivata, ma non le è servita: è campione d’Europa.