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Terremoto in Turchia: sospese tutte le competizioni sportive

Il ministro dello Sport turco ùMehmet Kasapoglu

Nove regioni della nazione sono completamente distrutte e dopo il terremoto in Turchia sono state sospese tutte le competizioni sportive

Dopo il terribile terremoto in Turchia in quel paese devastato e annichilito sono state sospese tutte le competizioni sportive. Il ministro Kasapoglu ha disposto che ogni attività ufficiale cessi temporaneamente in un contesto dove il dolore impedirebbe ogni agonismo e l’emergenza ogni cimento. Da quanto si apprende il titolare dello Sport Mehmet  Kasapoglu ha annunciato quindi per la Turchia lo stop a tutti gli sport.

Turchia, sospese tutte le competizioni sportive

Neanche ci sarebbe bisogno di illustrare la motivazione del membro del governo del paese guidato da Recep Erdogan: la Turchia è nel mezzo di una vera  apocalisse con quella scossa madre da 7.9 e le altre che hanno colpito diverse zone tra il Sud-Est del Paese e il Nord della Siria. Tra le province turche segnate dai disastrosi effetti ci sono quelle di Adana, Adiyaman, Diyarbakir, Gaziantep, Hatay, Kahramanmaras, Malatya, Osmaniye e Sanliurfa

Un paese in ginocchio che deve rialzarsi

Il bilancio è provvisorio ma tremendo: almeno 284 morti e più di 2300 feriti, con i soccorritori che continuano a scavare tra le macerie. E i media spiegano che in Siria la situazione non è migliore: 427 morti. Ovviamente e doverosamente in un contesto del genere non resta che fermare lo sport il cui presupposto è la serenità di una nazione. Il ministro alle politiche giovanili e allo sport Mehmet Kasapoglu ha comunicato lo stop di tutte le competizioni sportive nazionali, calcio compreso.