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Twitter contro la nuova app di Meta: Threads sarebbe frutto di un plagio

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Twitter non si fa andare giù Threads, la nuova applicazione di casa Meta: la lettera del legale Alex Spirio con la minaccia di un'azione legale per plagio

Guerra all’ultima app. Twitter non si fa andare giù Threads, la nuova applicazione di casa Meta. Le battaglie per accaparrarsi il maggior numero di utenti potrebbero diventare stavolta battaglie legali. Di seguito, lo scoop della rivista americana Semafor, venuta a conoscenza di una lettera in cui l’avvocato del social dell’uccellino minaccia un’azione legale per plagio.

L’accusa di Twitter

Twitter affilava i coltelli da tempo. Poche ore dopo che il nuovo social ha raggiunto trenta milioni di iscritti, la notizia della possibile causa legale: mercoledì 5 luglio Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, ha ricevuto una lettera dal legale rappresentante di Twitter Alex Spirio con l’accusa di aver utilizzato illegalmente i segreti commerciali e altre proprietà intellettuali di Twitter, assumendo suoi ex dipendenti per creare un’applicazione «imitativa».

Meta continua a negare

A Spirio che aveva affermato che Twitter «intende far valere rigorosamente i propri diritti di proprietà intellettuale» aggiungendo che la lettera rappresenta un «avviso formale», il portavoce di Meta Andy Stone risponde brevemente limitandosi a negare ogni accusa: «Nessuno del team di ingegneri di Threads è un ex dipendente di Twitter». La minaccia di risarcimenti e di inibitorie per Meta è ormai partita. Che sia il social dell’uccellino a fare un passo indietro?