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Attivisti di Ultima Generazione bloccano l'autostrada Torino-Milano

Attivisti di Ultima Generazione bloccano l'autostrada

Gli attivisti di Ultima generazione stanno bloccando stamane l’imbocco dell’autostrada Torino-Milano, creando molti disagi.

Gli attivisti di Ultima generazione stanno bloccando stamane l’imbocco dell’autostrada Torino-Milano, creando molti disagi. Si sono seduti sulla carreggiata con uno striscione.

Torino-Milano: autostrada bloccata dagli attivisti di Ultima Generazione

Gli attivisti di Ultima Generazione stanno bloccando l’imbocco dell’autostrada Torino-Milano. Si sono seduti sulla carreggiata con uno striscione con scritto “Fondo riparazione“, scatenando forti ripercussioni sul traffico. Il blitz degli attivisti è iniziato intorno alle 8 poco lontano dall’ingresso nell’autostrada di corso Giulio Cesare a Torino. Una ventina di ragazzi hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni e gli automobilisti sono scesi per protestare e chiedere di passare. La tensione è alta e sono intervenute le forze dell’ordine. Gli agenti hanno preso lo striscione e stanno cercando di portare via di peso gli attivisti. Uno di loro ha incollato la mano all’asfalto con una colla super adesiva. Per capire come intervenire senza lesionare la pelle, gli agenti hanno chiamato un’ambulanza. Sono arrivati anche i vigili del fuoco.

Le dichiarazioni degli attivisti

Ho deciso di incollarmi alla strada perché voglio urlare quanto posso la mia determinazione per difendere la vita umana. Le forze che vogliono farci morire stanno operando a un certo livello. Ci dobbiamo organizzare meglio di loro. Ultima Generazione chiede il fondo di riparazione, i soldi li devono dare le multinazionali che hanno causato questo danno. Paghiamo con le nostre tasse, paghiamo per essere uccisi. Il governo ci sta avvelenando. Sono qui per i figli che non avrò mai” ha dichiarato Angelo, l’attivista. “I governi volutamente non fanno niente, sono solo chiacchiere e si stanno macchiando di un omicidio colposo perché la situazione è gravissima in modo evidente. Non si tratta di ignoranza, ma di negligenza. Quest’anno non solo abbiamo avuto le temperature estive più alte mai registrate, ma l’estate si è protratta fino a metà ottobre: fino a ieri stavamo in canottiera a fare il bagno al mare e all’improvviso, oggi, abbiamo tre strati di vestiti addosso. Il collasso climatico è sotto i nostri occhi e lo stiamo sentendo sulla nostra pelle, non possiamo continuare ad andare avanti fingendo che questa non sia la realtà, non possiamo più ignorare la situazione” ha aggiunto.