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Torino, palazzo di giustizia: ordigni recapitati a due pm, artificieri a lavoro

Torino

Brutto episodio capitato al Palazzo di Giustizia a Torino, dove sono state recapitate buste con polvere sospette a due pm

Episodio increscioso capitato quest’oggi a Torino. Sono state infatti recapitate a due pm (Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna) delle buste con polvere sospetta.

Torino, recapitate buste con polvere sospetta a due pm: i fatti

Momenti di paura e timore quelli vissuti quest’oggi al Palazzo di Giustizia a Torino. Sono stati recapitati infatti due buste con un contenuto ritenuto sospetto. Tanto che è dovuta intervenire sul posto la squadra di artificieri dei Carabinieri.

I destinatari di questi pacchi sospetti erano due pm, Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna per la precisione. All’interno delle buste gli artificieri hanno trovato fili elettrici, polvere da sparo e infine una batteria. Si trattava di ordigni artigianali, ma che comunque potevano esplodere e provocare diversi danni. In particolare, l’esplosivo era costituito da polvere pirotecnica e poi era presente un contenitore legato con un filo al lembo di ciascuna busta. Una volta aperto il pacco, il circuito si sarebbe chiuso, provocando l’esplosione.

Alla fine si è concluso il tutto con un grosso spavento, anche se in ogni caso si sono vissuti attimi di spavento e terrore. Tanto che dopo il ritrovamento dei pacchi sospetti e l’intervento da parte degli artificieri sono state chiuse sia l’area interna che l’ingresso principale del Palazzo di Giustizia. L’edificio comunque non è stato evacuato, anche se alcune udienze sono state sospese per diversi minuti. Il tutto comunque si è svolto in un clima tutto sommato tranquillo e senza particolari scene di panico.

Una volta allontanate le poche persone presenti all’interno del cortile, gli artificieri hanno scaricato la strumentazione necessaria, con il loro furgone bianco trasformato in una sorta di laboratorio da campo. Dopo circa un’ora l’allarme è rientrato e tutte le attività sono ricominciate nella piena normalità.

Chi sono i due pm a cui erano ricapitate le buste sospette

Ancora da chiarire la matrice e i motivi di queste minacce. In ogni caso, i due pm a cui sono stati ricapitati gli ordigni si occupano in principal modo di indagini soprattutto legate al mondo anarchico, ma che riguardano anche il mondo politico.

In particolare, Sparagna si è occupato di un’indagine rinominata “Scripta Manent”, in cui ha indagato su alcuni attentati dinamitardi della Fai (ovvero Federazione Anarchica Informale). Antonio Rinaudo, invece, è salito sugli onori della cronaca per aver condotto in passato numerosi indagini riguardanti i No Tav.