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Torino, salone del libro: risultato che coinvolge tutta la città

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Torino, salone del libro al via. E' intervenuta il Sindaco Appendino che ha spiegato come questa manifestazione possa dar lustro alla città piemontese

Torino in prima vista dal punto di vista letterario. Il Salone del Libro richiama numerose persone un po’ da ogni parte d’Italia ma non solo. Ragazzi che giungono senza soluzione di continuità nella città piemontese per poter partecipare a questa importante manifestazione. L’edizione 2017 sarà sicuramente ricordata, alla sua conclusione, come una delle più seguite degli ultimi anni.

Un numero di turisti elevato che ovviamente coinvolge un po’ tutta la città. Torino che vive questo evento nel migliore di modi, con molta accoglienza e con alberghi e hotel che regalano un pienone quasi inaspettato. Una risposta alla crisi e, ancora una volta, che mette in mostra la capacità imprenditoriale di questa città piemontese.

E’ intervenuta in merito a questa manifestazione pure il Sindaco di Torino Chiara Appendino che, direttamente dal suo profilo Facebook, ha spiegato come: “Il Salone del Libro è il risultato positivo che va a rendere merito alla città e a tutti i suoi abitanti”. La serata inaugurale è oramai quasi arrivata e chiaramente già si stanno valutando i numeri che questa edizione sta regalando.

Lo strappo di qualche anno fa degli editori milanesi è stata ben assorbita. Chi temeva che il Salone del Libro non si potesse fare è stato beatamente smentito. Il Sindaco Appendino ha quindi ricordato che: “A Torino ci sono molti problemi ma stiamo cercando di affrontarli tutti nel migliore modo possibile. Li valutiamo affrontandoli uno ad uno. Talvolta riusciamo anche a sistemarne un paio alla volta”.

Molto in dubbio il Salone del Libro fin dal momento dell’insediamento del numero uno cittadino e costei interviene subito ricordando la questione con una battuta. “Domani partirà quello che, dal momento del mio insediamento, era considerato come il problema principale. Molto davano per scontato che non lo si potesse fare, che il Salone del Libro insomma saltasse, che fosse un patrimonio perso per sempre”.

Ovviamente frase messa in relazione soprattutto al fatto che l’AIE (Associazione Italiana Editori) avesse detto che c’era la possibilità, concreta, di creare una nuova Fiera a Milano in alternativa e in concorrenza a quella torinese.