> > Torino, il caso del verme nel panino: cosa dice la normativa vigente e cosa c...

Torino, il caso del verme nel panino: cosa dice la normativa vigente e cosa controllano i Nas

pane

La donna ha trovato un verme nel panino che aveva appena comprato: panetteria denunciata.

Un verme nel panino appena comprato in panetteria. Questa è stata la brutta sorpresa per una donna uscita da un negozio a Porta Palazzo (Torino). Alla vista dell’animaletto, la malcapitata si è subito diretta dagli agenti della polizia locale per sporgere denuncia al panificio.

La panetteria sotto sequestro

Dopo la segnalazione, con tanto di foto del panino con il verme all’interno, le forze dell’ordine avrebbero scoperto all’interno del negozio altri prodotti alimentari senza etichettatura tra pizze, impasti, pani e condimenti. Come precisa la Stampa, la panetteria in questione era caratterizzata da sporcizia e da cibo in cattivo stato di conservazione. Gli alimenti risultavano inoltre essere posti uno accanto all’altro e ricoperti da uno spesso strato di ghiaccio.

Verme nel panino: titolare della panetteria denunciato

Come informa Leggo, il titolare della panetteria è un 61enne, denunciato per detenzione finalizzata alla vendita di alimenti in cattivo di stato di conservazione. I prodotti presenti nel negozio sono stati posti sotto sequestro, sigillati nel congelatore in cui si trovavano e posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.

Cosa dice la giurisprudenza

Il portale Diritti a tavola informa che ai fini della configurabilità del reato di cui si parla nell’articolo “non vi è la necessità di un cattivo stato di conservazione riferito alle caratteristiche intrinseche delle sostanze alimentari, essendo sufficiente che esso concerna le modalità estrinseche con cui si realizza”.

Infatti, la contravvenzione prevista dalla L. 30 aprile 1962, n. 283, articolo 5, lettera b) il divieto di impiego “nella produzione, la vendita, la detenzione per la vendita, la somministrazione, o comunque la distribuzione per il consumo, di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione”.

I controlli dei NAS

Il settore dell’alimentazione è oggi uno dei più controllati in assoluto. Le ispezioni delle autorità servono a garantire ai consumatori il massimo livello di sicurezza possibile, visto e considerato che il cibo mal conservato, se ingerito, può avere conseguenze pesantissime sulla vita delle persone. L’etichettatura degli alimenti è soltanto uno degli elementi che i NAS verificano all’interno dei ristoranti insieme alla presenza eventuale di insetti e di roditori, ai manuali che determinano le linee guida all’interno della struttura, alla formazione del personale, all’igiene delle superfici e delle strumentazioni di lavoro, a tutte le autorizzazioni necessarie per l’attività della ristorazione e alla corretta gestione dei materiali e degli oggetti a contatto con gli alimenti.

Poco meno di una settimana fa, i NAS avevano effettuato alcuni controlli su dei ristoranti in provincia di Siracusa che avevano portato alla chisura e al sequestro di diverse attività non a norma di legge. In totale, i NAS avevano effettuato 48 verifiche rilevando ben 32 non conformità: i controlli hanno portato alla segnalazione di 25 persone alle autorità giudiziarie con sanzioni che hanno raggiunto un totale di 48.628,00 euro.