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Tragedia nei Quartieri Spagnoli: indagini sulla morte di Chiara Jaconis

Indagini nei Quartieri Spagnoli su Chiara Jaconis

La procura minorile chiude le indagini su un tragico incidente avvenuto a Napoli.

Il tragico incidente di Chiara Jaconis

La morte di Chiara Jaconis, una turista padovana di 30 anni, ha scosso profondamente la comunità di Napoli. Colpita alla testa da una statua caduta da un balcone nei Quartieri Spagnoli, la giovane ha perso la vita in circostanze drammatiche. Le indagini condotte dalla procura minorile hanno portato alla conclusione che il responsabile sarebbe un ragazzo di soli 13 anni, descritto come un “adolescente problematico” con un passato di comportamenti pericolosi.

Le indagini e le responsabilità

Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, il 13enne non è considerato imputabile a causa della sua età. Tuttavia, la procura ordinaria ha deciso di mantenere aperta l’inchiesta per verificare eventuali responsabilità dei genitori. Dalle indagini emerge che non si tratta di un singolo oggetto lanciato, ma di ben due statuette, il cui peso complessivo supera i 10 chili. Questo solleva interrogativi sulla sorveglianza e sulla responsabilità genitoriale in situazioni di questo tipo.

Le parole della famiglia Jaconis

Gianfranco, il padre di Chiara, ha espresso la sua profonda rabbia e delusione dopo aver ricevuto gli atti della procura. “Fino a quel momento, nutrivo ancora la speranza che si fosse trattato di una semplice casualità. Invece è ormai evidente che si è verificato un fatto grave che sarebbe stato facilmente evitabile”, ha dichiarato. Anche Roberta, la sorella di Chiara, ha sottolineato l’importanza di una maggiore attenzione nei confronti del ragazzo coinvolto, evidenziando come il comportamento dei genitori possa aggravare la situazione.

La richiesta di giustizia

La madre di Chiara, Cristina, ha chiesto giustizia, affermando: “Non vogliamo vendetta ma chiediamo giustizia. Spero che in questo senso la legge ci aiuti”. Le parole della famiglia Jaconis risuonano come un appello alla responsabilità e alla necessità di una maggiore vigilanza nei confronti dei giovani, affinché tragedie simili non si ripetano in futuro. La comunità attende ora l’esito delle indagini della procura ordinaria, sperando che la verità emerga e che venga fatta giustizia per Chiara.