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Trincee scavate dai soldati russi a Chernobyl: le immagini riprese da un drone

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Trincee scavate dai soldati russi nella Foresta Rossa di Chernobyl: le autorità ucraine hanno diffuso immagini dall’alto e un video registrato drone.

Trincee scavate dai soldati russi nella Foresta Rossa di Chernobyl: l’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione ha diffuso un video registrato da un drone.

Trincee scavate dai soldati russi a Chernobyl: le immagini riprese da un drone

Un drone ha registrato un video nel quale è possibile osservare i soldati russi mentre scavano trincee nella Foresto Rossa, situata nella zona di esclusione di Chernobyl. Il video è stato pubblicato nella giornata di mercoledì 6 aprile dall’Agenzia statale dell’Ucraina per la gestione delle zone di esclusione. Unian, poi, ha riportato le immagini registrate dal drone, mettendo in evidenza la presenza di una lunga rete di trincee in una dei luoghi più radioattivi esistenti al mondo.

In seguito alla diffusione del video, un membro dell’Agenzia, Yaroslav Emelianenko, ha dichiarato: “Non si limitavano a scavare rifugi sulla scia dell’inquinamento da radiazioni. Non si limitavano a mantenere la difesa in quella zona, erano stanziati proprio lì”.

Le immagini sono state commentate anche dal ministro dell’Ambiente e delle Risorse Naturali di Kiev che ha osservato che l’esercito russo ha sequestrato la centrale nucleare abbandonata di Chernobyl, violando le regole di sicurezza contro le radiazioni.

Inoltre, secondo quanto riferito da Ukrinform, il sindaco di Chernobyl ha ribadito che tutti i soldati russi che si erano stanziati nella Foresta Rossa hanno assorbito dosi massicce di radiazioni.

Tossicità e radiazioni nella Foresta Rossa: le notizie dei media bielorussi sui soldati di Mosca

Per quanto riguarda le radiazioni presenti nella zona, gli esperti hanno riferito che, se una persona dovesse restare nella Foresta Rossa per più di due giorni, verrebbe esposta a una quantità di radiazioni pari a quella che un essere umano potrebbe a sopportare in un anno.

Lo scorso giovedì 31 marzo, i media bielorussi avevano riferito che i soldati russi erano stati trasportati al Centro repubblicano di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni a causa dell’insorgere di sintomatologie compatibili con l’esposizione a radiazioni. Da allora, tuttavia, non è più stata diffusa alcuna notizia.

Sempre nella stessa data, tuttavia, la stampa di Minsk aveva anche rivelato che almeno sette autobus a bordo dei quali si trovavano militari russi erano giunti a un centro specializzato a Gomel.

Prima di ritirarsi e riconsegnare il controllo della centrale nucleare alle forze ucraine, i russi avevano espugnato Chernobyl lo scorso 24 febbraio, nel primo giorno dell’invasione dell’Ucraina. Sin dal primo momento, tuttavia, la gestione del sito da parte delle truppe inviate da Mosca si era rivelata estremamente complessa. I numerosi e continui incendi divampati nell’area, poi, avevano reso la zona ancora più tossica rispetto ai suoi standard abituali.