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Truffa da 5 milioni di euro sui pannelli solari: maxisequestro e due indagati

Truffa pannelli solari

Truffa sui pannelli solari in Sicilia: sfruttando i fondi statali un'azienda si arricchiva con un giro di bonifici e ricevute false.

In seguito ad accertamenti messi in atto dalla Guardia di Finanza di Alcamo, è scattata un maxisequestro da 5 milioni e 379.671,75 euro ai danni di una coppia della provincia di Palermo che avrebbe dato vita ad una presunta truffa ai danni dello Stato per l’installazione di pannelli solari

Truffa sui pannelli solari

Stando a quanto riportato da Palermo Today, la coppia amministrerebbe una società operante proprio nel campo dei pannelli solari e avrebbe creato documenti e fatture false, facendo anche riferimento a conti bancari inesistenti, per garantirsi gli incentivi statali per l’installazione di centinaia di pannelli. In seguito al sequestro delle somma – che sarebbe stata intascate in maniera illecita tra il 2017 e il 2020 – la coppia è accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato e sostituzione di persona per indebita percezione di contributi pubblici.

Truffa da 5 milioni di euro sui pannelli solari

Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero state circa 2.100 le richieste messe in atto dalla coppia per la fornitura e l’installazione di impianti solari termici al fondo del Gse Spa, Gestore servizi energetici. Tale risorsa statale è stata stanziata per incentivare gli interventi di efficientamento energetico oltre che la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Pannelli solari, scoperta truffa da 5 milioni di euro

Le indagini, scattare a seguito della denuncia di un istituto di credito rimasto vittima del giro illecito di bonifici e documenti, avrebbero fatto emergere che le fatture presentate dalla società al Gse avrebbero avuto tutte un importo superiore rispetto a quelle registrate in seguito nella contabilità dall’azienda. I clienti, risultati essere all’oscuro dell’attività illecita, pagavano spesso l’azienda in contanti o, in caso di metodi tracciabili, avevano nel dichiarato cifre ben più basse rispetto alle ricevute che venivano in seguito trasmesse al Gse.