> > "Ucraina mai così vicina alla Nato". L'ottimismo di Vilnius spiazza Mosca

"Ucraina mai così vicina alla Nato". L'ottimismo di Vilnius spiazza Mosca

Zelensky

L'incontro tra Stoltenberg e Zelensky ha riacceso le speranze in Ucraina. Intanto Mosca accusa la Nato.

Con l’embargo europeo sui prodotti cinesi e l’ingresso della Svezia nella Nato, la Cina è sempre meno vicina, e l’Ucraina è a un passo dall’ingresso nel patto Atlantico. Le parole di Jens Stoltenberg, in diretta da Vilnius, rassicurano il presidente ucraino Zelensky: “Ucraina mai così vicina alla Nato”.

“Ucraina mai così vicina alla Nato”: le parole di Soltenberg da Vilnius

“Caro Volodymr, è un onore averti qui al summit Nato: quando Putin ha invaso l’Ucraina ha sottostimato il coraggio del popolo ucraino e la determinazione della leadership ucraina, ma anche l’unità della Nato”. Si apre così il bilaterale in conferenza stampa tra i due presedenti, in un luogo simbolico, Vilnius, capitale della Lituania, uno degli Stati baltici che ha lottato per liberarsi del dominio russo e ritrovare l’indipendenza dai regimi antidemocratici come quello di Mosca.

Stando alle parole di Stoltenberg, lo stesso destino, presto, toccherà a Kiev. “Il summit di Vilnius – precisa il segretario Nato – marca l’inizio di una nuova relazione con l’Ucraina. L’Ucraina è vicina alla Nato come mai prima d’ora”.

Quando accadrà? Non è ancora chiaro, anche perché non c’è una roadmap, ma l’ingresso, dalle parole di Stoltenberg, è una questione di poco tempo.

C’è grande attesa anche per l’incontro tra il presidente americano Biden e il collega Zelensky.

La Russia incassa e accusa la Nato

E mentre dalla Lituania trapela ottimismo, per l’agenzia di stampa Tass.com del regime russo “le dichiarazioni a Vilnius confermano l’atteggiamento anti-russo della Nato”.

Il summit della Nato e l’approvazione della Turchia all’ingresso svedese sembrano aver spiazzato Mosca. Che infatti, tramite la Tass, ha appena lanciato accuse all’Occidente.

“Dopo il crollo dell’URSS, Washington e i suoi satelliti europei hanno deliberatamente avvicinato le infrastrutture militari ai nostri confini, creando minacce inaccettabili alla sicurezza della Federazione Russa”, ha osservato l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov.