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Ucraina, oligarchi russi in fuga a Dubai: paura dopo il discorso di Putin

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Le parole intimidatorie di Putin e le sanzioni economiche sempre più stringenti stanno spingendo gli oligarchi russi alla fuga verso Dubai.

Le sanzioni economiche imposte dall’Europa e le parole intimidatorie di Putin hanno spinto alla fuga molti oligarchi russi che ora verbbero trovato rifugio a Dubai.

Ucraina, la fuga a Dubai degli oligarchi russi

Le pesante sanzioni economiche inflitte alla Russia stanno colpendo i più alti locati russi, e ora pare che molti oligarchi russi stiano progettando una fuga strategica a Dubai.

Secondo quanto riporta Business Insider, lo scorso giovedì 17 marzo almeno 4 jet avrebbero lasciato Mosca proprio in direzione degli Emirati Arabi, e vista la celere organizzazione, non ci sono dubbi che si tratti proprio di magnati russi.

La rabbia di Putin

Non solo le sanzioni. Questa fuga sarebbe stata causata soprattutto dalle dure parole espresse dal presidente Putin durante il suo discorso alla nazione lo scorso venerdi, dirette proprio a quella categoria di magnati che gli avrebbero voltato le spalle in un momento così complicato:

Qualsiasi popolo è in grado di distinguere i veri patrioti dai bastardi e dai traditori e il popolo russo li sputerà fuori. Sono certo che questa necessaria e naturale autopulizia della società non farà che rafforzare il nostro Paese, la nostra solidarietà, unione e la nostra disponibilità a rispondere a qualsiasi chiamata all’azione“.

La paura e la grande fuga

Non sono solo i ricchi a scappare: dall’inizio del conflitto in Ucraina, molti cittadini hanno tentato di lasciare il Paese per paura di essere arrestati e soprattutto per timore che le sanzioni economiche potessero incidere sulla qualità della cita nel breve periodo, portando a un default senza precedenti.

Tornando agli oligarchi russi, sempre seondo Business Insider, la scelta di Dubai come rifugio temporaneo non è causale.

Al contrario di quanto si possa pensare, il mondo arabo non ostracizzerebbe quello russofono, e quindi anche negli Emirati Arabi un supericco troverebbe sempre tutti i confort possibili, a partire da quel “paradiso fiscale” che in Europa ormai in futuro sarà pura utopia.