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Udine, episodio di razzismo contro un giocatore 28enne della Gevi Napoli Basket

Eric Lombardi

Udine, episodio di razzismo contro un giocatore 28enne della Gevi Napoli Basket: squalifica poi commutata in ammenda per il PalaCarnera e durissima nota

Vergogna ad Udine, dove si è registrato l’ennesimo episodio di razzismo contro un giocatore 28enne della Gevi Napoli Basket, quello stesso Eric Lombardi che già due anni fa si era preso del “negher” a Treviglio, il tutto con altri cestisti in erba che in passato avevano patito lo stesso trattamento. Il 28enne di origine nigeriana, adottato da una famiglia di Biella a 4 anni, era stato già vittima di insulti razzisti in terra friulana. E venerdì sera ci sarebbe stato un becero bis ad Udine. L’episodio viene raccontato con dovizia di particolari sul Mattino: pare che mentre Eric era a fare due tiri liberi in lunetta qualcuno lo abbia di nuovo apostrofato con chiare offese a sfondo razziale

Udine, episodio di razzismo nel basket: per Eric non è la prima volta

E come successo due anni fa, Eric aveva raccontato di quell’episodio agli arbitri che nella giornata successiva avevano emesso immediatamente un provvedimento contro il PalaCarnera: squalifica per una gara e con motivazione ferrea. Eccola riportata in una nota ufficiale diramata a stretto giro di posta: “I supporters friulani hanno proferito offese collettive e frequenti nei confronti degli arbitri e manifestazioni ispirate ad odio e discriminazione razziale nei confronti di un tesserato avversario ben individuato”. 

Ad Udine episodio di razzismo nel basket: il provvedimento e la condanna

Ecco, quel tesserato avversario ben individuato era lui,  Eric Lombardi, il bersaglio prediletto dell’odio razziale friulano da 24 mesi a questa parte. Il provvedimento è stato poi commutato in ammenda, ma il segnale è stato inequivocabile: nessun gesto, azione, parola o atteggiamento singolo o collettivo che abbia il razzismo come ispirazione diretta o indiretta deve avere cittadinanza del mondo dello sport. E non possono non venire in mente, per restare sul tema, le polemiche di questi giorni che surfano l’eco di Euro 2000 di calcio, con la nazionale italiana finta al centro di una sorta di “duello ideologico”. Fra chi? Fra chi vorrebbe i suoi giocatori consenzienti inginocchiati prima degli incontri e chi ha deciso come per neutralità omogenea non debbano farlo. 

Udine, episodio di razzismo nel basket contro Lombardi: “Black Lives Matter lo faccio mio”

Ma lui, Eric Lombardi, a certe cose non ci si abituerà mai, neanche quando l’odio mette in tacca di mira la città che nello sport lo ha adottato, con i cori “Noi non siamo napoletani e Odio Napoli”. Lui ha sentito quelle offese razziste sotto la curva nel terzo e quarto periodo e ha pensato all’idiozia di chi le pronunciava, poi ha tirato. A suo tempo aveva detto: “In America è sempre stato così, non è mai cambiato nulla, l’integrazione è solo apparenza. I neri sono decenni e decenni che subiscono. Per fortuna c’è chi è stufo. Lo slogan Black Lives Matter? Lo faccio mio”.