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Von der Leyen all'Ue: attacco alla Cina nell'ambito del Green Deal

Ursula Von der Leyen all'Ue su diversi temi

Nel suo discorso all'Unione Europea, la presidente Ursula Von der Leyen ha avuto parole molto dure verso la Cina, nell'ambito del Green Deal

Nel suo discorso all’Ue, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha avuto parole molto dure contro la Cina, tirata in ballo come cattivo esempio nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal.

Ursula von der Leyen contro la Cina sul Green Deal

La presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen è intervenuta in un discorso all’Eurocamera, dove ha toccato temi diversi, compreso quello dei migranti.

Tuttavia, il focus principale è stato il Green Deal, piano importantissimo per la transizione verso l’energia green e la conseguente introduzione di veicoli sostenibili.

Ha catturato l’attenzione su questo tema perché ha attaccato la Cina, dicendo che in tema di indipendenza energetica, non sta lavorando bene. Soprattutto nel mercato delle auto elettriche, ha detto che il Paese usa tecniche commerciali sleali.

Pechino è accusata di sovvenzionare le proprie imprese facendo fuori slealmente la concorrenza, fra cui giovani aziende. Questo porta a dazi compensativi e a conseguenze negative per l’industria mondiale.

Sempre sul tema energia, si è soffermata sull’importanza e gli incentivi per quella eolica.

Ursula Von der Leyen sulla violenza di genere

La transizione verso l’energia pulita non è stato l’unico tema affrontato nel discorso della presidente di Commissione Ue, la quale si è soffermata anche sul tema della violenza sulle donne.

“No significa no” ha detto chiaramente, poche parole per esprimere un concetto che – auspica – dovrebbe diventare legge.

Ursula Von der Leyen sui migranti

Ancora, Ursula Von der Leyen ha parlato del tema migranti, cosa che poco prima di lei ha fatto Roberta Metsola.

Entrambe hanno sottolineato che le soluzioni più efficaci vanno pianificate sul piano europeo e non nazionale.

Verranno inoltre presi nuovi accordi con la Tunisia, Paese principale da cui partono i barchini.