Erika Malandra È la prima volta nella storia americana che il Partito Repubblicano si divide in questo modo. McCarthy, accusato di collaborazione con i Democratici, rinuncia alla ricandidatura. Biden: “Nominare il nuovo Speaker è urgente, le sfide non possono attendere.”
Kevin McCarthy: rimosso dal suo incarico
Kevin McCarthy, il presidente della Camera dei Rappresentanti del partito repubblicano, è stato destituito tramite un voto in aula. È stato accusato di negoziare con i democratici per evitare lo shutdown, il blocco delle spese federali, e la sua stessa fazione, quella più vicina alle posizioni di Trump, ha sostenuto la sua rimozione.
I deputati di Trump hanno formalizzato una mossa di sfiducia, riuscendo a raccogliere il sostegno della minoranza democratica presente nella Camera dei Rappresentanti. La mozione, promossa dal rappresentante della Florida, Matt Gaetz, è stata accolta con un voto favorevole di 216 membri contro 210 contrari.
Usa: la camera del congresso è senza speaker
In un annuncio sorprendente, Kevin McCarthy ha dichiarato che non si candiderà nuovamente, portando alla sua destituzione dalla carica di presidente della Camera nove mesi dopo la sua elezione. La sua ascesa alla leadership della Camera era stata preceduta da ben quindici votazioni, che avevano segnato una fase altamente contestata all’inizio dell’anno.
Con la destituzione di McCarthy, la Camera del Congresso USA è senza leader. McHenry agisce come speaker ad interim, sospendendo i lavori. La Camera è in stallo fino all’elezione del nuovo speaker.
Biden ha chiesto un’elezione tempestiva, sottolineando la necessità di affrontare le sfide nazionali e la volontà di collaborare con entrambi i partiti.
