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Usa, Uragano Irma: sale a 12 il bilancio delle vittime

Irma

E' salito a dodici il numero delle vittime in Florida causate dal passaggio dell'uragano Irma, almeno secondo riferito dalle autorità locali.

E’ salito a dodici il numero delle vittime in Florida causate dal passaggio dell’uragano Irma, almeno secondo riferito dalle autorità locali.

Uragano Irma, sale il bilancio delle vittime: ora sono almeno dodici le persone che hanno perso la vita

Secondo quanto riferito dalle autorità locali, è salito il numero delle vittime provocate dall’uragano Irma. Il bilancio parla ora di almeno dodici persone che hanno perso la vita a causa proprio del passaggio di Irma.

In totale adesso il numero dei morti accertati a causa di Irma sono 55. Questo dato comprende tutte le zone colpite dall’uragano, dai Caraibi, alla Florida, alla South Carolina e la Georgia.

Nella giornata di giovedì è previsto l’arrivo del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in Florida per verificare da vicino i danni provocati dal passaggio dell’uragano Irma. A rendere nota questa notizia è stata la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders.

15 milioni di persone senza elettricità in Florida

In Florida la situazione di disperazione che si sta vivendo dopo il passaggio di Irma, che ha devastato buona parte della zona, è ulteriormente aggravata dal fatto che circa 16 milioni di abitanti sono rimasti completamente senza elettricità. In particolare, 15 milioni di persone di Florida e un milione in Georgia.

Tom Bossert, il consigliere della Casa Bianca per la sicurezza interna ha avvertito: “C’è il rischio che il blackout duri diverse settimane”, a dimostrazione che ci vorrà diverso tempo prima che la situazione possa tornare alla normalità. Anche perchè le operazioni di soccorso sono rese ancora più difficili proprio perchè dovranno essere effettuate completamente al buio.

Nel frattempo, alle Florida Keys (una delle zone maggiormente colpite e devastate dall’arrivo di Irma), si sta cercando in qualche modo di ricominciare, seppur a fatica. Un primo piccolo passo però è già stato fatto. Le autorità locali, infatti, hanno in parte riaperto l’accesso delle isole ai residenti e ai proprietari delle aziende.

In questo modo si potrà cominciare a verificare e a contare i danni provocati dall’uragano, che si è abbattuto con forte raffiche di vento che hanno toccato anche i 208 chilometri orari. Il 25% degli edifici sono andati completamente distrutti, mentre di quelli che sono rimasti in piedi il 65% risulta essere comunque danneggiato.

Inoltre, per agevolare il lavoro di soccorsi la Marina americana ha inviato la portaerei Abraham Lincoln e due altre navi.