Angela Familari, una delle sopravvissute al naufragio della Costa Concordia del 2012, aveva risparmiato per undici anni per una vacanza in Egitto con le figlie, un’amica e il figlio, ma purtroppo, durante il viaggio qualcosa è andato storto.
Sventura in vacanza: Angela Familiari e l’intossicazione delle figlie
Nel corso della loro iniziale escursione nel deserto, durante una cena beduina, i bambini hanno ingerito qualcosa che ha causato loro dei problemi.
Così racconta Angela, come riportato dal sito del ilmessaggero.it: «Non so se l’omelette oppure l’anguria o forse era l’acqua, non in bottiglietta, ma loro ci avevano detto che era buonissima lo stesso. Fatto sta che il primo a stare male, il mattino dopo, è stato il figlio della mia amica: febbre altissima e problemi intestinali. Dopo un paio d’ore è toccato alla mia figlia più piccola. E il giorno dopo, a ruota, alla mia maggiore».
Sventura in vacanza: la richiesta di risarcimento
Angela Familari ha cercato un risarcimento tramite l’associazione dei consumatori Giustitalia a causa della sua vacanza rovinata, durante la quale i tre bambini hanno avuto problemi di salute e sono rimasti in una stanza del villaggio Brayka Bay tutto il giorno.
Secondo quanto riporta il Corriere, Luigi De Rossi, spiega: «Noi stiamo chiedendo il risarcimento sia al tour operator, Futura Vacanze, che all’agenzia viaggi, Duna 45 di Roma, perché questo è un caso di vacanza rovinata che la giurisprudenza riconosce»