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Cane buongustaio: il medico del referto "sessista" vuole un risarcimento danni

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Il medico del "cane buongustaio" confida: "Ora ho paura di essere gentile con le donne"

Il medico del pronto soccorso di Merate “riscrive” la diagnosi dal sapore sessista. A una paziente di 28 anni soccorsa per un morso del cane sulla natica aveva sentenziato sul referto: animale buongustaio. Ora è il medico a replicare: il 66enne si difende: “Era solo una battuta per sdrammatizzare”. Intanto il medico minaccia azioni legali, anche perché è stato sospeso dal servizio.

“Cane buongustaio” sul referto: “Era solo per sdrammatizzare”

Era una battuta. Con i miei legali valuteremo come agire e l’eventuale richiesta di un risarcimento dei danni che sto subendo”. Il medico del pronto soccorso dell’ospedale di Merate, provincia di Lecco, torna sulla burrascosa vicenda del referto “sessista”. Una paziente è stata morsa sulla natica e sul referto è stata riportata la frase che ha scatenato la bufera, l’ormai celebre diagnosi “cane buongustaio”.

A distanza di giorni, il medico oggi si difende sostenendo che “era solo una battuta per sdrammatizzare“. In una intervista aggiunge: “La ragazza era agitata. Quando mi ha raccontato quanto successo, prima che la visitassi e di vedere la sua natica, per calmarla me ne sono uscito con la frase del cane buongustaio. Ha funzionato, perché ha sorriso, come gli altri presenti”.

Da “cane buongustaio” a “cane morsicatore”

Come accade spesso ai personaggi pubblici quando condividono post infelici, anche il dottore del pronto soccorso prova a spiegare: “Quella frase l’ho scritta a mo’ di appunto e l’ho detto pure alla paziente, sempre per strapparle un sorriso. L’intenzione era quella poi di cancellare l’indicazione”.

L’intenzione del medico sarebbe stata quella di sostituire il passaggio “cane buongustaio” con “cane morsicatore” o “molossoide”. Ma “non ho espresso alcun apprezzamento fisico”, assicura, e di non aver “tentato approcci”.

Il medico vuole un risarcimento danni

L’indicazione non è stata cancellata e l’ondata di indignazione lo ha travolto. Proprio per questo ora il medico si sente danneggiato.

“Non ho la più pallida idea del perché la paziente successivamente abbia segnalato il caso. Ho il sospetto che lo abbia deciso appena ho pronunciato la battuta e che tutta la faccenda sia stata strumentalizzata”. “Con i miei legali valuteremo l’eventuale richiesta di un risarcimento dei danni”, ha concluso il medico di guardia che ora confida di aver “paura di essere gentile con le donne che non conosco per non passare per chi ci prova”.