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Vaccinati prima dose, Ricciardi: "Con 90% possiamo allentare stato d'emergenza"

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Secondo Walter Ricciardi, i dati sui vaccinati con la prima dose sono rassicuranti, e non esclude che si possa allentare lo stato d'emergenza.

Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Speranza ritiene che si possa allentare lo stato d’emergenza, alla luce del 90% di vaccinati con la prima dose in Italia. Sulla terza dose: “Non abbiamo agito troppo presto”.

Ricciardi: “Con 90% di vaccinati alla prima dose allentiamo stato emergenziale”

Con 90% di vaccinati alla prima dose possiamo allentare stato emergenza“: questo è il commento di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, che in un’intervista rilasciata a Repubblica parla della campagna vaccinale che sta raggiungendo ottime percentuali:

 Sicuramente quella percentuale ci porrà in una condizione di maggiore serenità. Non è sufficiente a eradicare il coronavirus perché i bambini non sono ancora coinvolti nella campagna ma comunque darà un contributo straordinario alla sicurezza“.

In seguito, il professore aggiunge: “Il 90% va bene ma quando si potranno vaccinare anche i bambini dovremo mantenere la stessa copertura sul totale della popolazione“.

Vaccinati con prima dose, Ricciardi: “Atteniamo stato di emergenza, ma la pandemia non è ancora finita”

Il prossimo 31 dicembre scadrà lo stato d’emergenza proclamato dal Governo, ma nonostante gli ottimi numeri della campagna vaccinale, per Ricciardi non è ancora giunto il momento abbassare la guardia: “Diciamo che ci avviamo per lo meno a una situazione di sicurezza, anche se la pandemia non è finita. Quindi il nostro stato di emergenza pian piano si può attenuare“.

“Siamo però circondati da Paesi, sia europei, con dati all’Est drammatici, per non parlare del resto del mondo, Usa in primis, dove ci sono numeri raccapriccianti. E ne usciremo quando tutti nel mondo si vaccineranno“, ci tiene a specificare il docente della Cattolica.

Vaccinati prima dose, Ricciardi: “Non abbiamo aperto troppo presto alla terza dose”

In Italia non tutti hanno completato la campgna vaccinale, e già si è partiti con la terza dose per gli over 60 e persone più fragili.

Secondo Ricciardi però non si sarebbe agito troppo presto, citando il caso israeliano: “Uno degli errori di Israele è stato quello di sottovalutare l’importanza della terza dose. Hanno avuto anziani e fragili che si sono ammalati mentre la aspettavano. Si sono mossi tardi ed è partita la quarta ondata. Noi abbiamo imparato da loro e abbiamo fatto le scelte nei tempi giusti“.

Stando ai dati della fondazione Gimbe, al 12 di ottobre sono state somministrate 389.764 terze dosi in Italia, circa il 5% della copertura rispetto a una platea di 7,6 milioni.

A livello regionale, spicca lo 0% della Valle D’Aosta, contro il 18,3% del Molise.: si va dal 18,3% del Molise allo 0% della Valle D’Aosta.

 Come ricorda Gimbe, degli aventi diritto in base all’ultimo provvedimento “non è ancora stata aggiornata negli Open Data sui vaccini anti-Covid-19“.