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Vaccini Covid, Speranza: “Non conta quanti soldi si abbiano, il diritto alla salute è di tutti”

Assemblea Articolo 1

Nel corso dell’assemblea di Articolo 1, il ministro della Salute Roberto Speranza ha affrontato alcune questioni fondamentali per il futuro del Paese.

Nel corso dell’assemblea di Articolo 1, il ministro della Salute Roberto Speranza ha affrontato alcuni argomenti cruciali per il futuro del Paese inerenti all’andamento della pandemia da coronavirus, alla creazione di un largo centrosinistra e al progressivo rinvigorimento politico del centrodestra.

Speranza: Covid, diritto alla salute e campagna vaccinale

In occasione della recente assemblea di Articolo 1, il ministro della Salute nonché segretario del partito di sinistra, Roberto Speranza, si è espresso in merito alla pandemia da SARS-CoV-2 in Italia e al procedere della campagna vaccinale, spiegando: “Sui vaccini c’è un punto di fondo: di fronte al diritto alla salute non può contare quanti solti hai. È sbagliato sul piano dei valoro e anche degli interessi. L’epidemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo. Non vince qualcuno contro un altro Paese”.

A proposito delle riaperture programmate nel Paese, invece, il ministro ha dichiarato: “Presto si ripartirà, si tornerà nei cantieri, nelle fabbriche, nei luoghi di discussione e questa è una cosa grande e bella. Oggi possiamo dire che si riapre perché siamo stati attenti e prudenti ma le aperture devono essere ponderate perché non vogliamo tornare indietro”.

Infine, il segretario di Articolo 1 ha sottolineato: “Io spesso sono descritto come il ministro più duro. Credo sia normale per il ministro della Salute, ma io voglio essere ottimista per la stagione che si apre, sia pur con la massima prudenza. E, in questa stagione di rinascita, noi dobbiamo fare il nostro pezzo come politica”.

Speranza, l’ipotesi di un largo campo di centrosinistra

Il ministro della Salute Speranza, poi, ha esaminato l’obiettivo più volte proposto di dare vita a un largo centrosinistra, al fine di offrire al paese una valida alternativa alla coalizione di centrodestra.

Rivelando la presenza di Enrico Letta, Giuseppe Conte, Mattia Santori e del segretario della Cgil Maurizio Landini in collegamento con l’assemblea di Articolo 1, il segretario ha ribadito: “Il messaggio di fondo credo che oggi sia questo: che insieme noi lavoreremo per offrire un’alternativa alla destra. I valori che ci uniscono sono innanzitutto la pace e, poi, il lavoro come questione fondamentale. Il nostro obiettivo principale è provare a rilanciare questo campo largo del centrosinistra. Ci sono due grandi campi politici nel mondo, che hanno due idee diverse dei fondamentali della società. Dobbiamo lavorare perché questo nostro stare assieme possa essere da subito coltivato”.

In questo contesto, quindi, si inserisce il capitolo delle amministrative e della possibile alleanza pD-M5S: “Sulle amministrative, io penso che dovunque ci sia ancora un margine per lavorare insieme da subito, noi quel margine dobbiamo andare a vederlo. E bisogna essere chiari: dobbiamo assumere un impegno a scatola vuota, dicendo che dove non riusciremo a fare un accordo al primo turno lavoreremo assieme per sostenere il candidato di chi di questa famiglia è arrivato al secondo turno”.

Speranza, la creazione di un’alternativa politica al centrodestra

Prima di concludere l’assemblea, infine, il ministro della Salute Speranza ha analizzato la forza politica crescente acquisita dal centrodestra, asserendo: “C’è un pezzo di Paese che non vuole questo asse, basta leggere i giornali. C’è chi lavora per un esecutivo Salvini-Meloni. Va molto di moda insultare il M5S, io la penso diversamente. Penso che il M5Sabbia aiutato tante persone ai margini della politica e delle istituzioni. Io mi auguro che il lavoro di Giuseppe Contepossa consentire al M5S di fare un ulteriore passo in avanti. Io credo che il dialogo tra noi debba necessariamente restare vivo. Così come guardo con interesse al lavoro che sta facendo Enrico Letta per cambiare il principale soggetto politico del centrosinistra. Penso che la sfida lanciata da Letta ci riguardi – e ha concluso – penso che abbiamo la possibilità di costruire un grande campo di forze che sia alternativo alla destra”.