> > Vaiolo delle scimmie, cosa devono fare i contatti stretti dei positivi?

Vaiolo delle scimmie, cosa devono fare i contatti stretti dei positivi?

Monkeypox, arrivano le indicazioni del ministero per i contatti stretti

I numeri che fa in Italia il vaiolo delle scimmie dicono che attualmente ci sono 505 persone malate: cosa devono fare i contatti stretti dei positivi?

Il vaiolo delle scimmie non cessa di colpire perciò arriva una domanda secca: cosa devono fare i contatti stretti dei positivi? Il bollettino del Ministero della Salute indica una soluzione drastica anche se contestuale, ma prima ancora dà le cifra attuali del contagio. In Italia i casi di vaiolo delle scimmie sono 505. L’infezione sta continuando a svilupparsi quasi solo fra maschi (501) dato che i casi positivi su donne sono solo 4. 

Vaiolo delle scimmie e contatti stretti

E attenzione, secondo il Ministero della Salute “in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie“. La circolare poi spiega cosa devono fare i contatti stretti: “I contatti stretti devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione”. E per quelli con esposizioni a basso rischio? 

Sorveglianza passiva ed autocontrollo

Per loro sarà “possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia“. Ma torniamo ai contatti stretti: “I contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine come andare al lavoro e frequentare la scuola (la quarantena non è necessaria)”. Tuttavia ci sono divieti severi: a donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono in regime di sorveglianza.