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Volo Olbia-Roma da incubo: bimbi troppo vivaci e il comandante torna indietro

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La mamma dei piccoli avrebbe scagliato un cellulare contro la hostess

Bimbi troppo “vivaci” a bordo scatenano una lite, costringendo i piloti alla “retromarcia”. È successo durante un volo diretto da Olbia a Roma. Un caso che fa molto discutere.

Bambini troppo vivaci sul volo da Olbia a Roma

L’aereo Volotea si è appena staccato da terra a Olbia, ed è diretto a Roma Fiumicino. Due bambini di due e quattro anni catturano l’attenzione dell’assistente di volo. Fanno chiasso, sono troppo vivaci. Interviene la mamma dei piccoli e per qualche ragione si accende un diverbio tra le due donne. La caciara è tale che il comandante viene costretto a una virata per rientrare in aeroporto.

Tutto questo, e tanto altro, è accaduto lunedì 21 agosto, ma il caso fa discutere solo adesso, perché quella mamma ora rischia una sanzione.

Interruzione di volo e rischio sanzioni

La mamma dei due bimbi è una turista sudamericana che ha passato qualche giorno di vacanza in Gallura. Stando alle cronache del quotidiano “L’Unione Sarda”, il diverbio acceso con l’assistente di volo è solo la fine di un incubo vissuto dai passeggeri dell’aereo Volotea.

Infatti il volo è decollato alle 19, ben due ore di ritardo rispetto al tabellone, perché i bambini erano troppo vivaci. Si sarebbero rifiutati di stare seduti al loro posto e di allacciare le cinture di sicurezza.

A nulla sarebbero serviti gli inviti dell’assistente a far rispettare le regole di sicurezza. Sui motivi che hanno scatenato il diverbio indagano gli agenti della polizia di frontiera. La turista avrebbe scagliato il proprio cellulare contro la hostess. La mamma dei bimbi vivaci si è difesa sostenendo che lo smartphone le sia solamente caduto.

Appena 20 minuti dopo il decollo, con già due ore di ritardo accumulate, il comandante del volo non ce l’ha fatta più, e ha deciso di virare e tornare indietro a Olbia.

I passeggeri erano stremati. Le loro testimonianze potrebbero essere utili a inchiodare la signora che respinge tutte le accuse, e che ora rischia una pesante sanzione.