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Zelensky se la prende con quattro paesi UE: "State facendo poco per aiutarci"

Volodymyr Zelensky si rivolge alle Camere italiane

Nel corso del suo intervento ai leader europei, Zelensky se l'è presa con quattro paesi accusandoli di essere in ritardo sulle sanzioni contro la Russia.

Oltre ad aver ribadito la necessità di porre fine alla guerra e la volontà di pace, durante il suo discorso ai leader europei riuniti in Consiglio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimproverato alcuni paesi UE per aver agito troppo tardi per fermare la Russia.

Zelensky ai paesi UE: “Sanzioni tardive”

Dopo aver ringraziato l’Europa per essersi unita nel sostegno all’Ucraina, ha infatti accusato i leader riuniti “di aver applicato sanzioni troppo tardi” riferendosi al fatto che, se fossero state comminate preventivamente, forse Mosca non avrebbe iniziato la guerra. In particolare ha parlato del gasdotto Nord Stream 2, che per lui avrebbe dovuto essere bloccato prima per impedire alla Russia di innescare una crisi del gas.

Quattro i paesi con cui Zelensky se l’è presa in particolare, ovvero Germania, Irlanda e Portogallo, stati rei a suo dire di essere in ritardo o riluttanti ad adottare misure contro Putin, ma soprattutto Ungheria. “Una volta per tutte devi decidere da che parte stare“, ha affermato rivolgendosi al presidente Orbàn, a lungo stretto alleato dello zar di Russia.

Zelensky all’Ungheria: “Non esitare sulle sanzioni”

Ha dunque chiesto al suo paese di smettere di esitare sulle sanzioni e di far passare le armi verso l’Ucraina, per poi citare il memoriale delle Scarpe sulla riva del Danubio a Budapest in ricordo delle vittime dei massacri da parte delle forze fasciste e filo-naziste durante la seconda guerra mondiale. “Guarda quelle scarpe, e vedrai come le uccisioni di massa possono accadere di nuovo nel mondo di oggi. É quello che la Russia sta facendo adesso a noi“, ha concluso.