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“Avrete un auto a costo zero”, ma è solo un nuovo caso di truffa

Truffa

“Avrete un auto gratis a noleggio a lungo termine”, ma dietro l’ennesimo caso di catena di Sant’Antonio si celerebbero truffatori già pluri-pregiudicati.

Truffa e nient’altro. “Avrete un auto gratis”, così alcuni “affabulatori” tornerebbero ad adescare centinaia di vittime, ignare del fatto che si tratti dell’ennesima catena di Sant’Antonio.

Acquisti a schema piramidale o catene di Sant’Antonio, in una sola parola: truffa. Durante la trasmissione “Striscia la Notizia” si è tornati a parlare di questo tipo di raggiri, che purtroppo in Italia ed all’estero hanno fatto numerose vittime.

Il sistema ha più o meno sempre lo stesso schema. Da una parte si promette l’ottenimento di un bene piuttosto importante, dall’altro si chiede di contribuire con cifre relativamente modeste, ma soprattutto di coinvolgere nell’attività quante più persone possibili.

Un modello di truffa piuttosto antico spesso ben congeniato, presentato da veri e propri truffatori, ma che purtroppo nasconde un inganno che, a seconda del grado di coinvolgimento, può determinare danni economici anche piuttosto significativi.

L’ultimo caso presentato dalla trasmissione Mediaset si verificherebbe a Milano, dove la famigerata Dexc@r, sembrerebbe intenzionata a riaprire i battenti, e ricorrendo ancora una volta al sistema di acquisti di tipo piramidale.

Chi è e che cosa fa la Dexc@r? Per rispondere a questa domanda occorre fare un salto indietro nel tempo, e più precisamente a circa un anno fa, quando due dei fondatori della società furono arrestati dalla Guardia di Finanza di Biella.

La società garantiva la consegna di un auto ed il suo libero utilizzo per 24 mesi, dopo aver aderito al programma offerto dalla Società per la modica cifra di 390 Euro. Una volta coinvolte altre 23 persone, la macchina diventava realtà.

Per abbreviare l’attesa ci si poteva unire all’attività della Dexc@r versando una cifra ovviamente più alta, di poco inferiore ai 2 mila euro. In questo caso le persone da far aggiungere al programma sarebbero state soltanto due.

A seguito di alcune segnalazioni scattavano le indagini della Guardia di Finanza, che intravedendo nelle attività della Dexc@r un comportamento illecito e dunque passavano alle vie di fatto, ovvero predisponendo l’arresto di due persone. E’ bene chiarire che questo tipo di attività in Italia è vietato.

Caso chiuso penserà qualcuno, ed invece purtroppo no. Per quello che si è visto sulla rete ammiraglia di Mediaset, invece, la Dexc@r sarebbe prona a ripartire con una nuova catena di Sant’Antonio. Questa volta la base dell’attività del gruppo sarebbe Milano, ma quel che più conta è sapere che il modello d’investimento può nascondere in molti casi un vero e proprio raggiro. La particolarità di questi modelli del resto, è che solo i primi investitori hanno la certezza del guadagno, mentre per molti altri si tratterà soltanto di un danno economico.

Le catene di Sant’Antonio così dette, sono anche definite come “Sistema Ponzi”, dal nome di chi negli Stati Uniti tentò di fare affari attraverso proprio questo tipo di piano di “investimento”. Charles Ponzi agli inizi del secolo scorso, riuscì a coinvolgere negli USA migliaia di ignari cittadini, fino a raccogliere l’enorme cifra di 15 milioni i dollari, e pensare che era partito da soli 2 dollari.

In tempi più recenti lo Schema Ponzi è stato utilizzato ancora una volta negli USA da Bernard Madoff, che all’apice della sua carriera fu anche eletto Presidente del NASDAQ. In questo caso Madoff accumulò la cifra record di 65 miliardi di dollari. Fu lo stesso Madoff poi a dichiararsi colpevole davanti alle autorità, le quali lo punirono con 150 anni di carcere.

Sarebbe davvero bello poter disporre di un auto o di altro bene costoso praticamente a costo zero, ma di certo la “scorciatoia” offerta dalle catene di Sant’Antonio purtroppo, non è la soluzione che cerchiamo, ma più facilmente una truffa.