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Bivona: lo stato di abbandono e di degrado della Tonnara

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La Tonnara è un grande patrimonio italiano che purtroppo, ha raggiunto i livelli massimi di degrado e abbandono.

Bivona è una cittadina di Vibo Valentia. Siamo in terra calabrese dove sono moltissime le tonnare esistenti, tra cui quella di Bivona e di Pizzo. La Tonnara di Bivona è sicuramente la più antica di tutte. I primi manufatti riguardanti la pesca del tonno risalgono già all’XI secolo. Nel 1500 la Tonnara venne ceduta al Duca di Monteleone.

La storia della Tonnara di Bivona

La storia riguardante la Tonnara è molto avvincente e avventurosa al tempo stesso. La Tonnara ristrutturata nel 1911 ed edificata nel 1800, è una loggia a due piani, con una cappella, i magazzini e l’abitazione del Rais. Nel periodo più florido, qui lavoravano dai 70 ai 90 pescatori sotto la guida del Rais, il capo assoluto. Nella loggia vi sono alcuni barconi, usati appunto per la pesca del tonno. Alcuni di questi barconi sono distrutti, altri sono rovinati, ma raccontano tutti di una storia di fatica, di dolore, di sudore e di sangue.

L’intervento di Striscia la Notizia

Come si evince dal servizio mandato in onda da Striscia la notizia nel lontano 2014, Stefania Petix e il bassotto si sono recati in visita in questo luogo. La Tonnara di Bivona, a Vibo Valentia, avrebbe dovuto ospitare il Museo del Mare ad opera del Demagno. Il Museo del mare è costato più di un milione di Euro con i fondi comunitari. Nel 2014, quando l’inviata del tg satirico si recò, trovò il luogo chiuso. Grazie a dei permessi speciali, riuscì ad entrare. Vide dei reperti in disfacelo, le barche usate per la pesca del tonno erano fuori in un parco sottoposte alle intemperie. A distanza di tre anni, nella puntata del tg satirico andato in onda ieri sera, la Petix insieme al bassotto si è recata nuovamente sul luogo. A distanza di tre anni, la situazione della Tonnara non è cambiata, anzi è peggiorata. Il Museo del Mare, ex Tonnara, è ancora chiuso. Non ci sono più le barche all’esterno e al loro posto vi è un parco giochi. Parlando con un testimone, si è scoperto che le molte barche usate per la pesca del tonno sono andate distrutte o addirittura incendiate. Il luogo è stato preda di vandali e ci sono finestre rotte.

Il caso del Museo del Mare, ex tonnara, è giunto persino in Parlamento con la deputata del M5S, Danila Nesci che si domanda:«Lo Stato dica al più presto quale deve essere il destino della Tonnara di Bivona, a Vibo Valentia».

Il Museo del Mare, ex Tonnara, è l’ennesimo esempio di una burocrazia italiana inefficiente e di un patrimonio del nostro paese che dovrebbe essere valorizzato e dovrebbe avrebbe il giusto merito. I soldi stanziati per il restauro che fine hanno fatto? Dove sono finiti? Sicuramente Striscia continuerà a parlare di quanto successo sperando prima o poi di riuscire a valorizzare al meglio il luogo.