valeria ceci La fellatio è un termine molto ricorrente soprattutto in ambito medico. Cosa indica precisamente? Di seguito il significato della parola e la sua etimologia
Spesso nelle riviste o su alcuni siti si trova la parola fellatio. Questa pratica consiste nella stimolazione del pene con la bocca, perciò indica il sesso orale praticato agli uomini. È una voce pseudolatina: la parola latina da cui deriva è il verbo fellare che significa succhiare, poppare. In origine il verbo si riferiva all’atto di succhiare il latte, ma veniva usato anche in senso erotico. Più precisamente si realizza grazie all’introduzione di tutto il pene o di una sua parte nella bocca del partner. Quando il pene entra completamente nella bocca si parla più precisamente di deep throat – gola profonda.
Quando invece si stimola la parte esterna del pene con la lingua si dovrebbe usare il termine penilingus. Dato che questo termine è di raro utilizzo, si usa convenzionalmente fellatio per entrambe le situazioni. Questo termine comunque non si usa per indicare la stimolazione dei genitali femminili con la lingua. In questo caso il termine utilizzato è cunnilingus. Quindi fellatio non può essere usato per indicare il sesso orale in generale, ma solo quello fatto agli uomini.
Una variante della fellatio è l’irrumatio: chi riceve il pene si limita a farlo passivamente e offre la bocca alla penetrazione attiva del partner. Quando questa pratica è condotta fino all’eiaculazione, allora si parla di fellatio con ingoio. Un termine simile a fellatio è fellazione. Entrambi sono utilizzati nel linguaggio medico e forense, quindi non è un termine volgare, al contrario di molti suoi sinonimi.
Questa pratica non è però innocua. Infatti è la causa della trasmissione di malattie sessuali come l’AIDS, l’epatite B e C. Quindi, come per un normale atto sessuale, se non si conosce il partner, meglio non rischiare e prendere tutte le precauzioni del caso.
