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Firme false PD, il tribunale di Torino ha accertato la falsità di alcune firme

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Firme false PD, scoppia lo scandalo anche per il Partito Democratico. Il tribunale civile di Torino ha accertato con precisione la falsità di alcune firme.

Firme false PD, scoppia lo scandalo anche per il Partito Democratico. Il tribunale civile di Torino, in queste ore, ha cominucato di aver accertato con precisione la falsità di alcune firme. Le firme false sono state trovate in seguito alle ultime regionali che vedevano Sergio Chiamparino come il favorito. L’indagine è stata svolta a seguito di una querela segnatala al tribunale per falso. In questo momento sono in fase di elaborazione le scelte sui provvedimenti da adottare. Questo lavoro spetta al Tar che per l’appunto sta verificando la regolarità della lista. Nel caso in cui ci fosse presente una irregolarità, allora si penserà a far decadere ben otto consiglieri del Partito Democratico.

Firme false PD

Anche il Partito Democratico non è incensurato. Sono state scovate alcune firme false del PD che rischiano di lasciare a casa ben otto consiglieri del Partito, per lo più i più influenti. Sarebbe un duro colpo per il Partito di centrosinistra. In questo modo andrebbe incontro ad una notevole riduzione della maggioranza. Il tribunale di Torino però non si sbaglia. In queste ore ha effettivamente accertato la falsità di alcune delle firme all’interno delle liste a favore di Sergio Chiamparino. Il dispositivo è stato depositato e questo sta a significare la chiusura della causa. Il tutto è iniziato dopo una querela per falsità indotta da alcuni ricorrenti.

Le conseguenze

Tutta questa faccenda rischia di mandare a casa otto dei maggiori consiglieri del Partito Democratico. La decisione però non è ancora stata portata al termine. Al momento è ancora in fase di elaborazione da parte del Tar. Quest’ultima avrà il compito di verificare se effettivamente è presente un’irregolarità all’interno della lista. Una volta effettuta questa verifica si pronuncerà in merito se far decadere questi otto consiglieri. Durante lo scorso maggio, mese nel quale si svolse una camera di consiglio, i giudici amministrativi decisero di sospendere il giudizio circa la squalifica dei consiglieri per aspettare la decisione definitiva del tribunale di Torino.

Firme false PD, il lieto fine

Dopo questa lunga attesa arriva la decisione del tribunale civile. La vicenda è definitivamente chiusa. Oltre ad aver salvato la lista di Sergio Chiamparino, possono definirsi salvi anche gli otto consiglieri che rischiavano di andare a casa. Questa mattina per il Partito Democratico arriva la bellissima notizia. Dopo anni di tensione e preoccupazioni finalmente ora non c’è più niente di cui affliggersi. La sentenza fresca fresca di questa mattina lascia in serenità Davide Gariglio, Gianna Pentenero, Mauro Laus, Nino Boeti, Raffaele Gallo, Daniele Valle, Andrea Appiano ed Elvio Rostagno. Il tribunale ha accertato la falsità di alcune firme, sì. Ma il modulo numero due risulta autentico e quindi basta per assolvere tutti i sospettati.

Cinque Stelle all’attacco

Ovviamente questa decisione del tribunale non è stata accolta in modo positivo da nessuno ma in particolar modo dal Partito Cinque Stelle. Gli esponenti del M5S pretendono coerenza soprattutto da parte di chi era accusato di aver sbagliato. I 5stelle dichiarano che se gli otto consiglieri non hanno intenzione di abbandonare la loro calda e soffice poltrona allora che sia lo stesso Chiamparino a chiederlo esplicitamente. Questa sarebbe l’occasione giusta per far valere le sue idee e dimostrare di non essere come Cota.